Sono 35 le classi delle scuole
primarie trentine coinvolte nel progetto sulla svolta salutista
promosso da Coldiretti in tutta Italia, che ha anche lanciato un
appello in occasione della Giornata internazionale della
refezione scolastica.
L'associazione ha sollecitato l'eliminazione dei "cibi
ultra-formulati da menu e distributori privilegiando negli
appalti i cibi locali e a km 0 che valorizzano le realtà
produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi".
Coldiretti è presente nelle scuole primarie del Trentino che
hanno aderito al progetto "Lo sviluppo sostenibile e
l'educazione alimentare", nei due percorsi "ColtiviAamo" e
"Allevare che passione" portato avanti assieme a Donne
Coldiretti, Pensionati Coldiretti e Campagna Amica.
In Italia sono circa 1,9 milioni i bambini e i ragazzi che
mangiano nelle mense scolastiche: 690.000 alla scuola
dell'infanzia e oltre un milione hanno tra i 6 e i 10 anni e
rappresentano il 41% degli alunni che frequentano la primaria.
Consumano i pasti nelle mense altri 190.000 studenti degli
istituti secondari e superiori.
"Le mense scolastiche devono essere un luogo per difendere la
salute e contrastare i pericoli legati ad una cattiva
alimentazione che minacciano le giovani generazioni. Secondo un
recente rapporto Coldiretti/Censis, l'82% dei genitori italiani
chiede un piano pubblico per salvaguardare la salute dei propri
figli, sempre più 'drogati' di energy drinks, merendine e
simili, una vera e propria dipendenza che crea enormi pericoli
per il loro sviluppo e che va fermata con forme di etichettatura
sui pericoli ad essi collegati", ha dichiarato il presidente di
Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi -
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