L'export del Trentino è cresciuto
di 4,7 milioni di euro nel 2024: in termini percentuali si
tratta di una stabilità (+0,1%). Lo rivela l'elaborazione della
Camera di commercio di Trento sui dai Istat dello scorso anno.
Il valore delle esportazioni si è attestato a 5,32 miliardi di
euro.
Il dato positivo è legato alla "leggera ripresa registrata
nella seconda parte dell'anno, che ha compensato l'andamento
negativo del primo trimestre", informa una nota dell'ente
camerale.
La bilancia commerciale migliora e resta in attivo perché le
importazioni hanno subito un calo dell'1,2% sono state pari a
3,45 miliardi. Il saldo positivo è stato di 1,86 miliardi di
euro: "La performance dell'export trentino si conferma essere
migliore sia rispetto a quella del Nord Est, in flessione
dell'1,5%, sia di quella nazionale (-0,4%)", riporta il
documento, che sottolinea come il medesimo andamento fosse stato
contabilizzato anche nel 2023.
Ancora una volta i mercati europei sono risultati quelli
principali di destinazione delle merci trentine con un valore
pari a 3,84 miliardi di euro e un'incidenza del 72,3% sul
totale. I 27 paesi dell'Ue post-Brexit hanno assorbito il 57,4%
dell'export locale. Nel 2024 è cresciuto il valore delle
esportazioni trentine verso il mercato americano, che ha
raggiunto gli 883 milioni di euro (+6,5%): i dazi minacciati da
Trump potrebbero rovesciare la situazione.
La Germania (838 milioni) ha assorbito il 15,8% delle vendite
provinciali sui mercati internazionali e si è confermata il
primo sbocco delle esportazioni trentine. Poi Stati Uniti (683
milioni), Francia (mezzo miliardo) e Regno Unito (440 milioni).
Il comparto manifatturiero ha inciso per il 95,3% sul valore
delle esportazioni con in testa (22,3%) i "macchinari e
apparecchi".
Con il 20,6%, i "mezzi di trasporto" hanno rappresentato la
voce più significativa della importazioni seguiti da "legno,
prodotti in legno, carta e stampa" (13,4%) e "prodotti
alimentari, bevande, tabacchi" (11,7%).
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