Forte di un portafoglio iscritti
che ha segnato un altro record storico (quasi 700), un percorso
di internazionalizzazione avviato con il ministero degli esteri
attraverso gli istituti italiani di cultura (che ha già
coinvolto Tokyo e Londra) e un consistente incremento
dell'attività didattica, a due anni precisi dalla sua
statizzazione l'Accademia di Belle arti "Pietro Vannucci" di
Perugia si ritrova in una dimensione completamente rinnovata: è
nell'ambito di questa dinamica realtà che la direttrice, Tiziana
D'Acchille, e il presidente, Mario Rampini, hanno dato il via al
nuovo anno accademico 2024-2025. La cerimonia si è tenuta nella
suggestiva cornice dell'Auditorium San Francesco al Prato.
"A due anni dalla statizzazione - ha evidenziato la
direttrice D'Acchille - l'Accademia di Belle arti di Perugia
registra un elevatissimo numero di matricole (200), il più alto
degli ultimi 15i anni, e prevalentemente di nazionalità
italiana. È anche per questo che ho ritenuto di poter
tranquillamente potenziare tutte le attività di orientamento
internazionale, lanciando il messaggio di Perugia come città
universitaria con una speciale vocazione all'accoglienza e
all'inclusione".
Uno dei traguardi di quest'anno è, inoltre, l'attivazione di
un percorso di dottorato di ricerca sul "Design delle identità
", percorso unico in Italia che vede l'accademia come
istituzione capofila.
A latere della didattica, particolare importanza - sottolinea
l'accademia in una sua nota - riveste anche il contributo di un
milione e mezzo di euro che il ministero dell'università ha
concesso per il completamento dei lavori di restauro dell'ala
ovest dell'edificio centrale di San Francesco al Prato.
Il presidente Mario Rampini nel suo intervento ha
sottolineato che "da quando è stata statizzata nel gennaio 2023,
le cose sono molto cambiate, e proprio in questo periodo, dopo
25 anni di silenzio sulla legge di riforma, il ministero e il
parlamento si stanno muovendo per portare questo processo di
autonomia delle accademie, ovvero di avvicinamento al settore
terziario delle università, a considerarle a pieno titolo
istituti di alta cultura come previsto dalla Costituzione. In
questi ultimi tre anni sono stati emanati a raffica una serie di
provvedimenti. Di questo si è occupata la settima commissione
consiliare del senato, che ha ricevuto tutte le componenti
dell'Afam. Ha recepito le istanze e ha preso degli impegni
politici orientati a dare piena attuazione alla legge di
riforma, la 508 del '99. Un processo di avvicinamento delle
accademie sempre più alle università, che vede i primi passi
proprio con l'introduzione di alcuni elementi, come i dottorati
di ricerca, l'idoneità a livello nazionale".
Dopo il discorso, delle rappresentanti della consulta degli
studenti, Maria Furno e Giada Passariello, la direttrice ha
annunciato i nuovi accademici d'onore, conferendo il titolo
all'attore Stefano Fresi e allo storico dell'arte e saggista
Costantino D'Orazio, direttore della Galleria nazionale
dell'Umbria e della Direzione regionale musei Umbria.
Introdotto dal politologo Alessandro Campi, Costantino
D'Orazio, ha catturato l'attenzione del pubblico con unalectio
dal titolo "Il ruolo delle accademie nella storia
dell'emancipazione femminile", tracciando un percorso attraverso
arte e società. A seguire, l'attore Stefano Fresi, presentato da
Alberto Pasquale, direttore Umbria Film Commission, ha regalato
un momento di grande intensità con l'interpretazione del
monologo "Oddi il cafone". La cerimonia si è conclusa con la
consegna dei diplomi da parte del presidente Rampini, che ha
ufficialmente dichiarato aperto il nuovo anno accademico,
rinnovando l'impegno dell'accademia di Perugia nella
valorizzazione dell'arte e della cultura. Un evento che ha
riaffermato il ruolo della "Vannucci" come punto di riferimento
per la crescita artistica e intellettuale delle nuove
generazioni, un luogo di dialogo sempre più aperto alla città,
in linea con la sua vocazione internazionale.
Alla cerimonia ha partecipato anche l'assessore regionale
alla cultura, Tommaso Bori. Un saluto video è giunto
dall'onorevole Alessandra Gallone, delegata del ministro
dell'Università e della ricerca, Anna Maria Bernini.
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