"In meno di dieci mesi siamo
passati dalle minacce di bloccare i cantieri del Metrobus di
Perugia alla progettazione della seconda linea": è quanto dice
in un post sui propri canali social la consigliera comunale di
Perugia Margherita Scoccia, FdI. Secondo la quale in Comune "le
idee sono poche e confuse".
"'Fermeremo il Brt', gridavano in campagna elettorale quelli
del M5s - ricorda Scoccia - mentre la candidata sindaco della
sinistra affermava di 'valutare se rescindere il contratto a
costo di pagare le penali', salvo poi comunicare alla città una
volta eletta che 25 milioni hanno la coda lunga, anche in
termini di danno erariale, perciò l'opera veniva considerata
'una eredità quasi ineluttabile'. Sono passate poche settimane
da quelle dichiarazioni e nel frattempo è partita la
progettazione della linea 2 Olmo-Fontivegge. Dov'è la coerenza
di questa maggioranza?. Diffido di due generi di persone: di
coloro che non cambiano mai idea e di quelli che cambiano
opinione troppo velocemente. Sulla grande opera del Metrobus di
Perugia si va da un estremo all'altro in pochissimo tempo. Noi
siamo favorevoli, la giunta Romizi aveva già previsto il secondo
progetto. Comunque vada a finire,- si faccia o meno la seconda
linea, il piano di fattibilità tecnico-economico affidato in via
diretta a uno studio siciliano di architettura e di ingegneria
avrà un costo di oltre 150 mila euro per il Comune. Questo
cambio repentino di vedute però lascia pensare e apre un dubbio
sul fatto che la campagna denigratoria contro questo nuovo
sistema di trasporto portata avanti da chi oggi ci governa sia
stata un gigantesco bluff. Noi abbiamo mostrato coerenza e unità
di intenti, non si può certo affermare la stessa cosa nel campo
largo che prima minaccia di lasciare e poi, invece, raddoppia. E
se per ragioni politiche non lo fa - conclude Scoccia -, beh, ci
sono sempre quei 150 mila euro spesi per la consulenza".
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