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In Commissione la petizione 'No agli impianti eolici sull'Appennino'

In Commissione la petizione 'No agli impianti eolici sull'Appennino'

Ascoltati sindaci e assessore Thomas De Luca

PERUGIA, 19 febbraio 2025, 17:38

Redazione ANSA

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"Individuare l'intera fascia dell'Appennino umbro-marchigiano quale area non idonea alla realizzazione di impianti eolici e in particolare di grande e media taglia" è una delle richieste dei circa 7 mila sottoscrittori di una petizione popolare per dire "No agli impianti eolici sull'Appennino, difendiamo l'Umbria cuore verde d'Italia". Rappresentanti dei cittadini firmatari hanno illustrato in seconda Commissione dell'Assemblea legislativa, presieduta da Letizia Michelini, il documento. Lo hanno fatto alla presenza dei sindaci dei Comuni interessati (Foligno, Trevi, Sellano, Valtopina, Nocera Umbra, Gualdo Tadino), del presidente dell'Anci, di rappresentanti tecnici della Provincia di Perugia. Alla riunione ha preso parte anche l'assessore regionale all'Ambiente, Thomas De Luca il quale, al termine degli interventi dei soggetti invitati (i membri della Commissione si confronteranno sugli esiti dell'audizione nella prossima seduta) ha assicurato che la Giunta "sta facendo quanto possibile per coniugare il raggiungimento degli obiettivi circa l'installazione di potenza nominale degli impianti di energia rinnovabile con gli interessi legittimi, non solo di chi fa impresa avendo investito su un territorio partendo dalla sua integrità paesaggistica, ma rispettando anche un diritto sancito costituzionalmente legato al paesaggio e all'ambiente".
    Tra le richieste all'Esecutivo e all'Assemblea legislativa - si spiega in una nota diffusa dal suo ufficio stampa -, da parte dei tre rappresentanti presenti in Commissione, Alessandro Alessandri-coordinatore e da Natalia Mezzenga ed Angelo Velatta quella della individuazione delle aree idonee e non idonee al fine di raggiungere un equilibrio tra la protezione dell'ambiente, del paesaggio e della biodiversità, quali beni essenziali della collettività e gli obiettivi di produzione di energia da fonti rinnovabili", ma anche di promuovere soluzioni energetiche integrate con il paesaggio e volte a soddisfare le esigenze delle comunità locali (Comunità energetiche rinnovabili) e che tengano conto delle esigenze di tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, delle aree agricole e forestali, della qualità dell'aria e dei corpi idrici, privilegiando l'utilizzo di superfici di strutture edificate, quali capannoni industriali e parcheggi, nonché di aree a destinazione industriale, artigianale, per servizi e logistica e verificando l'idoneità di aree non utilizzabili per altri scopi".
    Nella petizione viene anche chiesto alla Regione che, nel procedimento di formazione della legge, oltre ad un adeguato coinvolgimento dei Comuni, venga promossa la partecipazione attiva di associazioni, comitati, comunità locali e gruppi di cittadini attraverso gli strumenti della consultazione e dell'istruttoria pubblica. Rispetto alla valutazioni da parte dei Comuni circa l’individuazione delle aree non idonee alla collocazione degli impianti, come richiesto nei giorni scorso dall’assessore De Luca, i sindaci interessati, attraverso il presidente dell’Anci, Federico Gori, hanno chiesto un "tempo congruo" e quindi una proroga del termine per la mappatura delle aree. Richiesta sulla quale l’assessore De Luca si è detto disponibile, sottolineando però la necessità di arrivare velocemente alla preadozione della legge regionale, atto necessario – ha spiegato - per evitare che le richieste autorizzative degli impianti non vengano approvate automaticamente dal Mase. I sindaci presenti hanno espresso il proprio ringraziamento alla Commissione per l’invito su questo “delicato’ tema ed è emersa anche una condivisione di massima rispetto al contenuto della petizione. Il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini ha espresso “estrema preoccupazione per lo scempio che si vorrebbe mettere in atto". "Non siamo pregiudizialmente contro l’eolico in generale - ha aggiunto -, ma contro questo eolico: 100 torri nella nostra montagna folignate, alte oltre 200 metri non hanno nulla di ecologico e di green, ma rappresenterebbero soltanto una devastazione territoriale. Questo non ce lo possiamo permettere perché dobbiamo preservare i territori per le generazioni future. Va trovata quindi una soluzione che possa combinare l’esigenza di bisogni di energia delle nostre comunità con quelle del mantenimento del nostro ambiente e del tessuto sociale. Auspichiamo quindi che la Regione faccia quanto è nelle sue competenze, individuare cioè quelle aree non idonee alla installazione di questo tipo di impianti. Al nostro territorio è stato chiesto troppo anche rispetto alla ripartizione energetica regionale. Quindi nessuno approccio ideologico, ma ognuno deve fare la propria parte per una battaglia imprescindibile e dove non ci sono compensazioni da ipotizzare”. Come Zuccarini anche il sindaco di Sellano, Attilio Gubbiotti è tra i firmatari della petizione. “Su questa materia – ha detto – è importante avere i pareri di questa Commissione e della Giunta regionale. I piccoli comuni sono in difficoltà, soprattutto per mancanza di personale e mezzi, nell’individuare le aree idonee e non idonee”. Gabriele Coccia, sindaco di Valtopina, ha espresso “preoccupazione per quanto sta avvenendo nei nostri territori". "Noi - ha aggiunto - abbiamo espresso il nostro disappunto attraverso pareri negativi. Per l’individuazione delle aree non idonee serve l’intervento della Regione. I nostri territori vanno tutelati. Con l’installazione di questi impianti verrebbero sconvolti irreparabilmente. Bene le energie rinnovabili, ma messe a terra in equilibrio con l’ambiente”. Anche l’assessore al Comune di Trevi, Silvia Speroni ha detto di aver “provveduto alla presentazione di osservazioni. Ai progetti mancano le fondamenta sul come verranno realizzati. Rimaniamo in attesa di segnali chiari da parte della Regione”. “È importante iniziare a parlare delle aree idonee – ha detto l’on. Virginio Caparvi, sindaco di Nocera Umbra – perché l’installazione di energie rinnovabili non può essere appannaggio delle iniziative private, ma deve essere la politica, nei vari livelli, a decidere insieme. Nocera Umbra farà la sua parte anche nel rispetto degli impegni che l’Italia ha assunto con l’Europa (obiettivi 2030-2050) onde evitare il ripetersi delle non scelte del passato che oggi ci portano ad avere un Paese poco competitivo, vedi il caso dell’Ast in difficoltà per il costo dell’energia. Nocera Umbra non accetterà che l’intero obiettivo di energie rinnovabili possa essere confinato sull’area appenninica, ma c’è l’idea di offrire una disponibilità di aree idonee perché siamo convinti che ognuno debba fare la propria parte, ovviamente salvaguardando il paesaggio e le bellezze artistiche e naturalistiche”. Il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti ha ricordato che “il Comune di Gualdo Tadino ha espresso parere negativo, ormai da più di un anno, motivato da ben 47 pagine". "Il grande vulnus - ha sostenuto - è non avere avuto strumenti regolatori utili ai territori per affrontare il tema. Siamo fermamente contrari a questo tipo di impianti, ma siamo altresì fermamente convinti della necessità di una vera transizione energetica al servizio delle nostre comunità. O si è per la transizione o non lo si è, non esiste una via di mezzo. Non rinnegheremo mai la transizione verde”. Il presidente di Anci Umbria, Federico Gori ha ringraziato, tra gli altri, l’assessore De Luca per “l’attenzione con la quale sta seguendo la vicenda". "A lui – ha ricordato – ho chiesto la proroga per l’individuazione delle aree non idonee poiché ai piccoli comuni serve più tempo per la mappatura. Ci sono visioni e teorie diverse, ma la transizione energetica è necessaria. È giusto che la Regioni pratichi l’ascolto, ma non metta nelle condizioni gli amministratori locali di dover gestire percorsi che non competono ai sindaci. L’Umbria è una regione molto variegata ed il paesaggio è un aspetto determinante per molti settori. Serve mettere in atto percorsi non solo deontologici, ma anche economici e per essere competitivi dobbiamo raggiungere gli obiettivi dettati dall’Europa. È importante tutelare i territori, ma dobbiamo anche rapidamente intraprendere i percorsi giusti per una transizione in equilibrio tra green e tutela del territorio. Auspico tavoli in diversi ambiti, per informare i Comuni e per ricevere le istanze dai territori”. La Provincia di Perugia, attraverso la rappresentanza di figure tecniche tra cui la dirigente Barbara Rossi ha detto che “è coinvolta nel procedimento di approvazione dei progetti e chiamata ad esprimere pareri che si esplicano sulla compatibilità degli interventi a livello ambientale e paesaggistico". "Negli anni - ha aggiunto - abbiamo predisposto ‘carte’ importanti e dettagliate che aiutano a valutare meglio eventuali interventi in zone di valore paesaggistico. Ci rendiamo ovviamente disponibili per le nostre competenze e con i nostri documenti e strumenti, a metterci a disposizione dei Comuni”. L’audizione si è conclusa con l’intervento dell’assessore Thomas De Luca. “Stiamo facendo – ha assicurato - quanto possibile per coniugare il raggiungimento degli obiettivi circa l’installazione di potenza nominale degli impianti di energia rinnovabile tutelando ovviamente gli interessi legittimi, non solo di chi fa impresa, avendo investito su un territorio partendo dalla sua integrità paesaggistica, ma rispettando anche un diritto sancito costituzionalmente legato al paesaggio e all’ambiente. Tutto questo è possibile farlo, ma purtroppo ci troviamo ad affrontare queste richieste autorizzative totalmente in capo al Ministero, quindi senza strumenti quali possono essere il piano paesaggistico regionale e quello del programma strategico regionale. Chiederò un incontro con tutti i parlamentari umbri , in particolare quelli che hanno un ruolo di governo, per chiedere loro massima attenzione da parte del Ministero sulle richieste autorizzative, tenendo conto dei pareri negativi espressi anche da parte degli enti locali. Da parte nostra c’è la piena volontà di lavorare per invertire il ragionamento: partire dai fabbisogni e quindi non da eventuali speculazioni. Quello che posso assicurare è che questo Governo regionale è totalmente impermeabile ad ogni ingerenza da parte di lobby di qualsiasi tipo”.

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