"Oggi voglio ringraziare la mia famiglia, che ha sofferto forse ancora più di me per questo fango che ho ricevuto ingiustamente, assieme ai processi sommari e mediatici giunti prima ancora dell'inizio di un eventuale processo, che fortunatamente oggi neppure ci sarà. E voglio ringraziare anche le tantissime persone che mi sono state vicine, allora come oggi - come anche quelle che non lo sono state - profondamente convinto che oggi si apra una nuova fase della mia vita ed esperienza personale, come anche della politica regionale". Così l'ex assessore regionale Laurent Viérin dopo l'archiviazione dell'inchiesta Egomnia su un presunto sostegno della 'locale' di 'ndrangheta di Aosta ad alcuni candidati autonomisti durante le elezioni regionali del 2018.
Viérin commenta: "Esprimo grande soddisfazione per questa archiviazione, chiesta peraltro dagli stessi magistrati, che pone fine ad una vicenda durata più di tre anni, e che dimostra in modo definitivo, oggi, la mia totale estraneità - da sempre ribadita - a questi fatti, come quella dei miei colleghi, a cui va il mio pensiero. Un'archiviazione definitiva, inoltre, che sancisce la mia assoluta estraneità, anche, da mondi lontani anni luce dai miei valori, dalle mie idee e dai princìpi, che hanno sempre contraddistinto la mia azione politica e amministrativa, sin dagli anni alla guida della Jeunesse valdôtaine, e che ho portato avanti, poi, in 20 anni di esperienza amministrativa nel mio comune, prima, e ai massimi livelli regionali, poi". Ricorda nel dicembre 2019 le "dimissioni - non solo da assessore ma anche da consigliere - che ho rassegnato, inoltre - con una visione forse romantica della politica - anche per rispetto della comunità che rappresentavo e del movimento a cui appartenevo e nel quale ancora credo, l'Union valdôtaine progressiste".
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