"Ci stupiamo e stigmatizziamo le
premesse della missiva, le quali disconoscono e mettono in
dubbio di fatto pareri e note già espresse da parte degli Uffici
del Consiglio Regionale, ma ciò che maggiormente ci deve
preoccupare ed allarmare è come, a detta dello scrivente, fino
al giorno antecedente alle elezioni, nel caso di cambio della
normativa di riferimento, possano esserci un cambiamento delle
regole del gioco elettorali anche se si fosse già avviato il
percorso elettorale.
Temiamo ed assistiamo quindi ad un tentativo di negare ed
imporre un percorso, da parte della maggioranza attuale, volto a
negare un diritto fondamentale come una consultazione
referendaria determinato dato Statuto regionale, al solo fine di
porsi da ostacolo alla nostra iniziativa". Lo scrive in una nota
il Comitato per il referendum sulla legge elettorale a seguito
di una lettera del presidente della Regione, Renzo Testolin.
"Riteniamo pertanto molto gravi le dichiarazioni di cui sopra,
oltre che particolarmente lesive sia nei confronti dei diritti
dell'elettorato attivo, i cittadini che saranno chiamati ad
esprimere 1 o 3 preferenze a dir dello scrivente fino a 1 giorno
dalle elezioni possono non sapere come votare, sia
dell'elettorato passivo, e cioè chi deciderà di partecipare alla
competizione elettorale. Osserviamo come inoltre nessuna
risposta o tempistica sia stata data sui tempi della data di
indizione e svolgimento del Referendum, che Noi ribadiamo e
riteniamo dovrà esser insieme alle consultazioni elettorali di
settembre".
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