Il Papa è atteso a Nicea, in Turchia, il luogo dove si è celebrato il Concilio del 325. La celebrazione dell'anniversario, 1700 anni, sarà a fine maggio e, nonostante i problemi di salute di Papa Francesco, la macchina organizzativa procede con la speranza che il Pontefice possa davvero celebrare, insieme ai cristiani ortodossi, in particolare al Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, questo momento della storia della Chiesa.
"Siamo arrivati a Nicea - dice suor Rebecca Nazzaro, responsabile dell'Opera Romana Pellegrinaggi, in questi giorni in Turchia con un gruppo di sacerdoti e giornalisti -. E' il luogo che Papa Francesco ci ha indicato come importantissimo da ricordare. Ci auguriamo davvero che possa venire a maggio. Sono 1700 anni dal Concilio nel quale è stata proclamata la divinità di Cristo Gesù nell'unità della Chiesa". Suor Nazzaro sottolinea che "è il fondamento del Credo che noi recitiamo tutte le domeniche a messa. Un grazie a Papa Francesco per avercelo ricordato nella Bolla di indizione del Giubileo e a noi il ricordo di far memoria sempre di più nella nostra fede". La missione dell'Orp è in collaborazione con l'Ambasciata di Turkiye, Ufficio Cultura e Informazioni.
L'appuntamento di Nicea, a fine maggio di quest'anno, potrebbe avere una rilevanza storica nella vita della Chiesa cristiana. Potrebbe essere infatti l'occasione - come annunciato e sperato dal Papa - per unificare la celebrazione della Pasqua tra le differenti fedi cristiane. In questo 2025 sarà così per ragioni di calendario ma il Papa auspica, come detto più volte in passato, che da quest'anno in poi possa essere deciso in via definitiva.
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