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Card.Mueller, fermare la lobby gay, strumentalizza la Chiesa

Card.Mueller, fermare la lobby gay, strumentalizza la Chiesa

Il porporato tedesco torna anche a difendere la messa in latino

CITTÀ DEL VATICANO, 01 maggio 2025, 10:23

Redazione ANSA

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Un Papa che non sia soggetto alle lobby, come quella Lgbt, e che valuti l'importanza della messa tradizionalista in latino. È ciò che si augura il cardinale Gerhard Ludwig Mueller, 77 anni, capofila dei porporati conservatori in conclave, prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede. Chiamato a Roma da Joseph Ratzinger, nel 2012, per guidare quel dicastero che il Papa teologo aveva retto per quasi un quarto di secolo, nel 2014 era stato creato cardinale da Bergoglio. Poi, nel 2017, al termine del suo primo quinquennio come capo dicastero, il brusco congedo da parte di Papa Francesco.
    Il nuovo "Papa o chiunque nella Chiesa - dice Mueller in una intervista a Il Fatto Quotidiano - non deve confondere questa missione personale che viene da Gesù Cristo di essere il vicario di Cristo sulla terra, il successore di Pietro, con un ufficio politico, con il potere, vivendo e parlando secondo il piacere del mondo, dei mass media o di diverse lobby che con la loro agenda, globalista o dell'ideologia del gender, vogliono governare il mondo secondo i criteri dell'ateismo che negano la natura umana, negano anche la natura e la vita divina".
    Mueller torna anche a bocciare il documento Fiducia Supplicans con il quale Bergoglio, insieme alla Dottrina della Fede guidata dal cardinale argentino Victor Manuel Fernandez, ha autorizzato la benedizione delle coppie gay. "Il livello di autorità di questa dichiarazione - sentenzia il cardinale tedesco - è molto basso. Non c'è nessuna recezione da parte della Chiesa in Africa. Ma solo qui alcuni che sono vicini a questa ideologia hanno lodato e pensato che con questa dichiarazione la Chiesa è diventata moderna e così tutte le coppie gay adesso entrano nella Chiesa. Penso che queste lobby vogliano soltanto strumentalizzare la Chiesa per la loro propaganda, ma non sono interessate alla nuova vita in Gesù Cristo".
    Infine sulla messa tradizionalista sulla quale Francesco operò un giro di vite: "Ci sono persone che sono cresciute, fin da bambini, con la messa in latino e hanno più sensibilità per essa. Sono cattolici che preferiscono questa forma della liturgia senza negare l'autorità del Concilio Ecumenico Vaticano II", conclude Mueller.
   

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