La sede regionale dell'Inps ha visto crescere nel 2021 la propria attività, in termini di servizi, ben oltre quelle dell'anno pre-pandemia.
Lo scorso hanno ha rappresentato per la sede veneta dell'Istituto un anno di snodo, nella transizione dalla fase più critica della pandemia verso ritorno alla normalità; ciò in un contesto in cui gli stimoli all'economia hanno favorito rapidi recuperi in alcuni settori, mentre altri hanno ancora avuto bisogno di robusti sostegni e ammortizzatori sociali .
E' quanto emerge dal
Rendiconto Sociale Inps Veneto 2021, presentato oggi a Venezia.
La produzione nel 2021 è stata pari a 1.631.135 punti
omogeneizzati - l'unità di misura con cui l'istituto può
comparare prestazioni e servizi diversi , attribuendovi un
'peso' corrispondente al tempo impiegato per lavorarlo - a
fronte di 1.452.336 nel 2019, anche se inferiore a quella
dell'anno 2020 (pari a 1.783.329 punti omogeneizzati),
caratterizzata dal picco delle prestazioni collegate alla crisi
economica. Le entrate contributive sono salite non solo rispetto
al 2020, ma anche rispetto al 2019 (+10 %). Le uscite per
prestazioni sono diminuite rispetto al 2020, anche se
lievemente, per effetto della riduzione della cassa integrazione
e delle prestazioni "Covid-19".
E' tornato ad aumentare il numero delle aziende private con
dipendenti in attività nel 2021 (+385 unità), dopo il brusco
calo del 2020 dovuto alla pandemia, anche se mancano all'appello
ancora quasi tremila aziende per raggiungere il dato di 144.939
registrato nel 2019.
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