Don Giovanni sbarca sulle rive
della Senna. Per aprire la stagione lirica 2023/2024, l'Opéra de
Paris presenta per la prima volta una produzione ormai divenuta
un classico: il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart
(1756-1791) messo in scena dal regista tedesco, Claus Guth, in
programma dal 12 settembre al 12 ottobre all'Opéra Bastille.
Creata originariamente nel 2008 per il Festival di
Salisburgo, la produzione di Guth ha conosciuto un grande
successo sia di pubblico sia di critica in tutta Europa, al
punto da diventare quasi cult. Nella sua versione, il regista
tedesco stravolge il libretto originale di Lorenzo Da Ponte:
Don Giovanni viene gravemente ferito dal commendatore già dalla
prima scena, trasformando l'azione in una corsa ineluttabile
contro la morte. Il celebre cavaliere libertino consacra così le
sue ultime ore a godere della vita mentre il fedele Leoporello,
complice piuttosto che valletto, tenta di placare il dolore del
suo protettore.
Modificando la temporalità della versione originarle del Don
Giovanni, Guth presenta così una sua rinnovata visione dei
protagonisti del capolavoro di Mozart composto a Praga nel 1787.
Come una belva ferita, Don Giovanni soddisfa i suoi istinti
predatori in una foresta di pini, notturna e sensuale, terreno
di caccia o Eden decaduto dei suoi peccati. L'ambizione di Guth
è in qualche modo spogliare il protagonista dal mito di Don
Giovanni per tentare di esplorarne la parte più umana, costretta
a confrontarsi con la sua fine ineluttabile.
Peter Mattei, tra i più grandi interpreti contemporanei di
Don Giovanni, solcherà le scene dell'Opéra Bastille assieme al
baritono americano Kyle Ketelsen. Gaelle Arquez rivestirà per la
prima volta il ruolo di Donna Elvira, Ying Fang e Marine Chagnon
si alterneranno nell'interpretazione di Zerlina. La direzione
musicale è affidata al direttore d'orchestra italiano ed ex
primo violino della Mahler Chamber Orchestra, Antonello
Manacorda, già protagonista all'Opera di Parigi lo scorso anno
con il Flauto Magico. A dare il cambio a Manacorda, durante
quattro delle tredici rappresentazioni, il giovane veronese
Giancarlo Rizzi, al suo debutto come direttore all'Opéra
National de Paris.
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