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Detenuto aggredisce agenti nel carcere di Padova

Detenuto aggredisce agenti nel carcere di Padova

Ferito uno con prognosi di un mese, minacciato altro con lametta

PADOVA, 04 maggio 2025, 15:09

Redazione ANSA

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Un detenuto del carcere Due Plazzi di Padova ha aggredito due agenti penitenziari, ferendone uno che ha dovuto ricorrere alle cure dei medici che gli hanno dato 29 giorni di prognosi. La notizia è stata resa nota da Giovanni Vona, segretario per il Triveneto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: "Un detenuto straniero, ristretto al secondo Blocco B del carcere, - racconta - ha lanciato del pane indurito contro due poliziotti: la peggio l'ha avuta l'ispettore di servizio con 29 giorni di prognosi, mentre un terzo agente è stato minacciato con una lametta. Fortunatamente non è successo nulla, ma questo detenuto è l'ennesima volta che si rende responsabile di minacce, resistenza e aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria e continua a rimanere inspiegabilmente in questo Istituto". Donato Capece, Segretario Generale del Sappe, sollecita "urgenti provvedimenti a tutela della Polizia penitenziaria in servizio: sarebbe opportuno dotare al più presto la polizia penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni. Ed è grave, ad esempio, che pur essendo a conoscenza delle problematiche connesse alla folta presenza di detenuti stranieri e psichiatrici, le Autorità competenti non sia ancora state in grado di trovare una soluzione. Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano.
    Anche la gestione dei detenuti stranieri, come quelli con problemi psichiatrici che hanno invaso le carceri dopo la chiusura degli Opg, merita attenzione ed una urgente e compiuta risoluzione. Bisogna potenziare anche le espulsioni degli stranieri per fare scontare loro la pena nelle carceri dei Paesi di provenienza. Certo è che la loro presenza - conclude - ha fatto aumentare il numero degli eventi critici nelle carceri".
   
   

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