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ANSAcom - In collaborazione con M2s
"E' ovvio che i giovani se ne vadano dall'Italia, l'importante è che un giorno tornino, è evidente che è bene che vadano, una volta che uno ha delle persone che sono state fuori ed ha l'opportunità di riportarle dentro penso sia la reale grande opportunità". Lo ha detto dal palco del Family business forum di Arezzo Andrea Guerra, amministratore delegato di Prada Group. "Siamo arrivati a una generazione - ha anche osservato - che non gliene frega più niente se uno in America dice una cosa rispetto ad un'altra, i miei figli guardano con occhi diversi se quello che viene scritto viene anche 'camminato', i nostri ragazzi ragionano al contrario, il mondo è in mano a loro, ai ragazzi di 30-35 anni, può dire quello che vuole Trump". Quanto ai dazi Guerra ha spiegato che "non è il dazio che mi preoccupa ma l'incertezza che questa cosa ha posto, è evidente che andiamo verso un periodo non meraviglioso ma le condizioni per far bene ce le abbiamo". Rispondendo poi alla giornalista Maria Silvia Sacchi che gli chiedeva alcune anticipazioni in merito all'acquisizione del marchio Versace, l'ad di Prada ha detto: "Ancora 4-5 mesi e inizieremo un percorso di un marchio che è tra i fondatori della moda di lusso in Italia, stiamo parlando di un nome straordinario che sicuramente ha perso qualche lucentezza e che in un periodo di 1-5 anni dobbiamo cercare di capire fino a dove si riesce a riportare". "Nel lusso - ha concluso - la pazienza non è un ingrediente complementare, è essenziale, la serenità e la tranquillità di ricominciare un percorso fatto per bene".
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