Continua a crescere il numero dei
detenuti in Italia: nel 2023 erano 60.166, a dicembre 2024 erano
61.861 e a marzo 2025 sono 62.137. I posti disponibili
continuano ad essere 46.839. Sono dati resi noti da Samuele
Ciambriello, Garante campano delle persone sottoposte a misure
restrittive della libertà personale, e Portavoce nazionale della
conferenza dei garanti territoriali, alla presentazione del
Rapporto annuale 2024 nell'Aula Siani in Consiglio Regionale.
Dal sovraffollamento ne scaturiscono situazioni di criticità:
alla fine del 2024, negli istituti penitenziari italiani si
contano 246 decessi di cui 90 suicidi, nello specifico. Per
quanto riguarda la Campania, si sono registrati 20 decessi di
cui 11 suicidi.
Un focus sulla Campania: a dicembre 2024 sui 15 istituti
penitenziari campani si contavano 7.509 detenuti, di cui 892
stranieri e 349 donne, a fronte di 5.584 posti regolarmente
disponibili.
Poggioreale guida la classifica del sovraffollamento con un
indice pari a 155,45%. Seguono Benevento con 154,55%, Salerno
con 154,18%, Sant'Angelo dei Lombardi con 146,15%, Ariano Irpino
con 131,6% e Bellizzi Irpino con 116,38%.
Circa l'entità della pena, al 17 marzo 2025 in Campania si
contano 2.706 detenuti con pena residua al di sotto dei 3 anni.
E, dato ancora più scandaloso, se andiamo a vedere le persone
che hanno ricevuto una condanna definitiva da 0 a 3 anni
troviamo 479 ristretti tra i 2 e i 3 anni , 249 tra 1 e 2 anni,
66 tra 6 mesi ed 1 anno e 24 persone sono in carcere con una
condanna definitiva minore di 6 mesi" ha proseguito Ciambriello
nella lettura dei dati "Possibile che, nonostante tali residui
di pene e pene lievi e lievissime, non si riesca ad aumentare le
percentuale di coloro che possono scontare la pena fuori dal
carcere attraverso il ricorso a misure alternative? Con questa
che oltre a corrispondere ad un atto di giustizia, diminuirebbe
di molto il sovraffollamento e l'attuale struttura dei costi"
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