È stata inaugurata oggi
all'Archivio di Stato di Caserta - che ha sede nei locali della
Reggia - in occasione dell'80/o anniversario della cosiddetta
"Resa di Caserta", atto che sancì la fine della Seconda guerra
mondiale in Italia, prodromo della fine della guerra in Europa,
la mostra "La Reggia liberata. L'occupazione militare alleata,
la resa tedesca, la restituzione all'Italia (1943-1947)".
Dopo i saluti della direttrice Fortunata Manzi e del
Soprintendente archivistico e bibliografico della Campania
Gabriele Capone, sono intervenuti il direttore generale Archivio
Antonio Tarasco, il prefetto di Caserta Lucia Volpe e il console
generale degli Stati Uniti d'America in Napoli Tracy
Roberts-Pounds. Aperta al pubblico dal 30 aprile al 2 settembre,
la mostra ricostruisce con fotografie e documenti l'occupazione
militare alleata della Reggia in cui fu firmata la resa tedesca
il 29 aprile 1945. Quattro anni cruciali per la storia nazionale
si riflettono nelle vicende della Reggia di Caserta, che fu sede
del Quartier generale alleato per il Settore Mediterraneo.
La mostra è promossa e realizzata dall'Archivio di Stato di
Caserta nell'ambito di un Protocollo di intesa per le
celebrazioni dell'80° anniversario della Resa e della
Liberazione, che vede coinvolti il Museo Reggia di Caserta, il
Comune di Caserta, il Dipartimento di Scienze Politiche
dell'Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" e
fa parte di un programma di iniziative più ampio che prevede un
convegno, visite guidate ai luoghi della Resa e spettacoli.
Particolarmente corposa è la documentazione fotografica dei
National Archives and Records Administration (NARA), l'agenzia
indipendente del Governo federale degli Stati Uniti d'America
incaricata di conservare documenti governativi di interesse
storico. Tra le testimonianze visive è stata esposta una foto,
unico scatto conosciuto ad oggi, del devastante bombardamento
che colpì la città di Caserta il 27 agosto del 1943. In mostra,
inoltre, immagini di esercitazioni militari, cerimonie, attività
di svago delle truppe acquartierate nella Reggia.
"Negli anni tra il 1943 e il 1947 - ha spiegato la direttrice
dell'Archivio di Stato di Caserta, Fortunata Manzi - nel
complesso vanvitelliano si decisero le sorti del continente
europeo, stravolgendo il monumento per le esigenze belliche e
strategiche. Ci furono però uomini e donne che lottarono per la
sua salvaguardia, nella consapevolezza del suo valore per
l'intera umanità e per l'identità della Nazione. Attraverso lo
studio di un complesso archivistico consegnato al nostro
Archivio di Stato solo pochi mesi fa (il cosiddetto archivio
storico della Reggia), siamo riusciti a ripercorrere questi anni
cruciali per la storia del monumento e di tutto il Paese".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA