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Watches and wonders, al polso la voglia di ripresa

Watches and wonders, al polso la voglia di ripresa

Da Panerai a Patek Philippe, "mercato si è mai fermato"

GINEVRA, 01 aprile 2022, 12:53

di Daniela Giammusso

ANSACheck

Piaget - RIPRODUZIONE RISERVATA

Piaget - RIPRODUZIONE RISERVATA
Piaget - RIPRODUZIONE RISERVATA

La luce delle creazioni gioiello di Piaget. I meccanismi perfetti e rassicuranti di Lange and Sohne. L'appello alla sostenibilità, fin giù nel blu dei mari, dei nuovi modelli Panerai. E poi l'infinita voglia di viaggio ed evasione, che attraversa le nuove creazioni di Hermés. Dopo due edizioni completamente digitali, a Ginevra torna in scena, Watches and wonders, il grande salone dell'alta orologeria, quest'anno finalmente in presenza. "Oltre alla gioia di ritrovarci - racconta all'ANSA, il Ceo della Fondazione dell'alta orologeria, Matthieu Humair - è un'edizione ricchissima, non solo per le novità presentate, ma per gli appuntamenti, per le grandi innovazioni che presentiamo al Lab, per l'attenzione a temi importanti come la sostenibilità che affrontiamo nei panel. E dalla pandemia abbiamo imparato quanto sia importante rimanere 'connessi'. Per questo è un'edizione anche ibrida, con appuntamenti quotidiani on line".
    In tutto, 38 brand presenti, con 15 "indipendenti" nel Carré des Horlogers che ne fanno l'edizione più grande mai vista, grazie anche all'arrivo di marchi come Hublot, Tag Heuer e Zenith, Grand Seiko, Oris e al gioielliere Van Cleef & Arpels che segna il suo ritorno al salone, con una collezione piena di leggerezza e colori. E poi anche maison come Chanel, Chopard, Patek Philippe, Rolex e Tudor, tutti per la prima volta a Ginevra. Un'edizione che nelle collezioni porta scolpita la grande voglia di ripartire, nei temi, nei colori, nei nuovi materiali, a volte leggeri e fragilissimi come ali di farfalla o neri più del nero come lo Streamliner Chronograph di Moser & Cie. Una parte di mondo, lo si vede camminando per i grandi corridoi del Palaexpo, non c'è. "Mancano i cinesi, con tutta la loro stampa, Honk Kong, Taiawan, i Russi", raccontano gli espositori (anche se parte di loro è stata all'edizione di W&W Shanghai in primavera scorsa).
    E il mercato invece, come ha risposto alla pandemia e ora al conflitto in corso? "Eccetto nei primi tre-quattro mesi della pandemia nel 2020, quando abbiamo dovuto chiudere fabbriche e negozi, il fatto che la gente non potesse viaggiare non ha influito sul nostro business", racconta all'ANSA il Ceo di Panerai, Jean-Marc Pontroué. "Anzi - dice - il 2021 è stato un anno molto positivo per noi. Semplicemente - sorride - in Italia abbiamo venduto agli italiani, in America agli americani e in Giappone ai giapponesi. Certo, ora dobbiamo fare i conti con l'instabilità geo-politica, con l'aumento del costo dei materiali, la moneta, ma siamo ottimisti".
    "Concentrarsi sulla clientela locale, sui residenti si è dimostrata una strategia vincente", concorda la direttrice generale per l'Italia di Patek Philippe, Laura Gervasoni. "Sul mercato italiano questo avveniva già - spiega - Giusto in alcune città, più prettamente turistiche, dove con le grandi clientele di passaggio la fidelizzazione era più difficile, c'è stato modo di 'curare' di più il cliente di prossimità". "Dopo due anni di silenzio, essere qui, rivedersi in volto, mostrare le nostre innovazioni è già una gran felicità - sorride la Catherine Renier, Ceo di Jaeger-LeCoultre - E devo dire che la clientela non sembra aver minimamente perso l'attenzione per la bellezza e l'unicità". La pandemia, aggiunge Willelm Schmid di Lange & Son, "ci ha insegnato ad adattarci, a definire cosa è importante e cosa non lo è". Anzi, conclude, Edouard Meylan, Ceo di Moser & Cie, "molti brand hanno avuto l'occasione di ripensare il loro modello di business. Oggi qui la Cina non c 'è? Abbiamo allestito un piccolo studio tv così saremo virtualmente connessi con i nostri partner in tutto il mondo. Ma in generale il mercato degli orologi oggi è come felicemente impazzito: c'è grande richiesta, soprattutto per un marchio indipendente come il nostro. Si apprezza il lavoro, le persone che ci sono dietro ogni pezzo. La domanda è in crescita e di conseguenza il valore. Abbiamo liste d'attesa praticamente per tutti i nostri prodotti". 
   

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