Mentre l'hypercar Peugeot 9X8 è in gara alla 24 Ore di Le Mans del Centenario, incontriamo nel paddock la Ceo della Casa del Leone, Linda Jackson, e il design director Matthias Hossann. Il legame tecnologico e stilistico tra le auto da competizione e quelle di serie, il mercato in evoluzione con l'arrivo dei costruttori cinesi, e la strettissima attualità dell'auto elettrica i temi sui quali ci siamo concentrati.
Analizzando la connessione tra la produzione di serie ed il motorsport, Jackson spiega che "l'impegno nelle corse con la 9X8 è molto importante, perché è un laboratorio di tecnologia" con cui vengono sviluppati, rispettivamente, aerodinamica, elettrificazione, batterie, pneumatici ed altre soluzioni che poi possono essere trasferite sulle auto di tutti i giorni: "La 508 PSE - sottolinea - rappresenta un esempio concreto di questo travaso tecnologico".

"Sulla sviluppo della 9X8 - precisa Hossan - lo stile ha avuto un ruolo molto rilevante": il regolamento del campionato endurance ha consentito infatti a Peugeot di esprimere il proprio DNA, come si evince, ad esempio, dalla firma luminosa a tre artigli che sottolinea il family feeling con le auto di normale produzione. "Sulla 508 PSE - prosegue - è stata realizzata dallo stesso team che ha lavorato alla 9X8", a testimonianza della forte relazione tra motorsport e vetture di serie.

Rispetto, ma nessun timore, per i costruttori cinesi da parte della Ceo. "Per essere forti sul mercato anche con il loro arrivo dobbiamo avere una forte identità di marca - scandisce - anche sotto il punto di vista del design". E Hossan, agganciandosi allo spunto del Ceo, spiega come in Peugeot ci sia "amore per la competizione", un aspetto che lo stimola a far sempre meglio, e che la Casa del Leone offre la grande opportunità di attingere alla propria storia: "Non significa che puntiamo al retrodesign - chiarisce - ma che vogliamo giocare col nostro passato, rimescolandolo, per inventare realmente qualcosa di nuovo". E infatti, rivela, la 9X8 ha anticipato alcuni elementi interni del nuovo Peugeot 3008, in arrivo sul mercato.

Sull'auto elettrica, Jackson ha le idee chiare e soprattutto miti da sfatare: "Vengono immaginate con più spazio interno, per via dell'assenza del tunnel centrale o, in generale, con più centimetri a disposizione nell'abitacolo, ma noi dobbiamo tenere conto anche dell'esigenza di dover ospitare un pacco batterie all'interno del pavimento del veicolo". 'Dettaglio' che si traduce in un potenziale aumento dell'altezza dell'auto, deleterio per l'efficienza energetica. "Ecco perché - spiega - stiamo assistendo ad un aumento della lunghezza delle auto: per evitare di renderle meno efficienti a causa dell'altezza". Al momento la nuova 408 con il suo design inedito, che punta all'efficienza, mantenendo nel contempo lo spazio a bordo e la modulabilità dell'abitacolo senza essere eccessivamente grande e voluminosa, interpreta questa filosofia costruttiva.
Il capo del design aggiunge che "in Peugeot c'è l'intenzione di realizzare prodotti attraenti, sfruttando l'inventiva. Un esempio concreto - indica - lo vediamo nel Concept Inception che mantiene una linea filante, ma con grande spazio interno. È la direzione in cui vogliamo andare in futuro.
Peugeot è aperta anche all'idrogeno: in gamma c'è già e-Expert Hydrogen, veicolo commerciale con pila combustibile ad idrogeno. "Ma - ammette Jackson - ci sono ancora tanti miglioramenti da apportare nelle batterie, nella dimensione delle celle e nella diversa chimica interna. Per questo - conclude - la soluzione del 100% elettrico allo stato attuale è quella giusta per il futuro".
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