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È di 8.500 anni fa prima avventura via mare, ha raggiunto Malta

È di 8.500 anni fa prima avventura via mare, ha raggiunto Malta

Cacciatori navigarono 100 chilometri su canoe

13 aprile 2025, 07:44

di Benedetta Bianco

ANSACheck
Il sito archeologico di Latnija, nella parte settentrionale dell’isola di Malta (fonte: Huw Groucutt) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il sito archeologico di Latnija, nella parte settentrionale dell’isola di Malta (fonte: Huw Groucutt) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Risale a 8.500 anni fa la prima grande avventura via mare: i cacciatori-raccoglitori del Mediterraneo hanno attraversato almeno 100 chilometri di acqua, probabilmente su semplici canoe scavate nel legno, e hanno raggiunto l’isola di Malta 1.000 anni prima dell’arrivo dei primi agricoltori. La prova arriva dal sito archeologico di Latnija, nella parte settentrionale dell’isola dove i ricercatori guidati dall’Istituto Max Planck di Geoantropologia (Mpi-Gea) di Jena, in Germania, hanno trovato tracce di utensili in pietra, focolari e resti di cibo cotto.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, suggerisce che è necessario rivalutare le capacità marinare degli ultimi cacciatori-raccoglitori d’Europa e rivedere le possibili connessioni instaurate tra i vari gruppi. “Affidandosi alle correnti superficiali del mare e ai venti dominanti, nonché all'uso di punti di riferimento come le stelle per orientarsi, è probabile una velocità di circa 4 chilometri all’ora”, dice Nicholas Vella dell’Università di Malta, tra gli autori dello studio guidato da Eleanor Scerri di Mpi-Gea e Università di Malta: “Anche nel giorno più lungo dell'anno, ciò avrebbe implicato molte ore di navigazione al buio in mare aperto”.

Tra i resti animali rinvenuti nel sito di Latnija, i ricercatori hanno trovato abbondanti prove di molti animali selvatici come il cervo rosso, che si pensava fosse già estinto a quel tempo. “Cacciavano e cucinavano questi cervi insieme a tartarughe e uccelli – commenta Scerri – inclusi alcuni di dimensioni enormi e oggi estinti”. Oltre a questi animali, sono state ritrovate anche moltissime risorse marine: foche, vari pesci come le cernie, granchi e ricci di mare, tutti cotti. “L'inserimento di una vasta gamma di animali terrestri e marini nella dieta – aggiunge Mathew Stewart della Griffith University australiana, co-autore della ricerca – ha probabilmente permesso a questi cacciatori-raccoglitori di sostentarsi su un'isola piccola come Malta”.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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