Meta affronta in tribunale il governo
americano, in uno storico processo antitrust in cui è accusata
di aver schiacciato la concorrenza acquistando Instagram e
WhatsApp. Il procedimento che si apre lunedì rischia di cambiare
la Silicon Valley così come è conosciuta ma anche di avere
ripercussioni pesanti sulla 'bromance' fra Donald Trump e Mark
Zuckerberg. Dal primo tentato assassinio del presidente
americano, l'amministratore delegato di Meta ha cambiato
radicalmente il suo atteggiamento nei confronti del tycoon,
rimosso dalle sue piattaforme dopo l'assalto al Congresso del 6
gennaio 2021. La reazione di Trump agli spari di Butler e la sua
immagine con il volto sanguinante e il pugno alzato hanno
conquistato Zuckerberg. "E' stata una delle cose più toste che
abbia mai visto in vita mia", aveva detto poco dopo l'attentato
gettando le basi di quel cambiamento che lo ha portato a
descrivere la società e il mondo corporate come "castrati" e a
definire l'energia maschile "buona", abbandonando così lo
spirito liberal e progressista che ha caratterizzato per anni la
Silicon Valley. Inchinandosi a Trump, Zuckerberg ha messo fine
al fact-checking su Instagram e Facebook e si è sbarazzato dei
programmi per l'inclusione e la diversità. L'amministratore
delegato di Meta ha partecipato al giuramento di Trump e ha
anche acquistato casa a Washington per essere più vicino a The
Donald e collaborare con l'amministrazione nel settore
tecnologico. Per i suoi passi in avanti, Zuckerberg è stato
lodato dal presidente ma finora il ceo non ha potuto nulla per
convincerlo a fermare il processo contro la sua Meta. Davanti
al giudice James Boasberg, la Federal Trade Commission di Trump
intende ribadire le sue accuse, ovvero che la società di
Zuckerberg ha mantenuto il monopolio sui social network
acquisendo o annientando startup rivali. Accuse che Meta
respinge seccamente sostenendo che sui social media la
concorrenza è ampia con TikTok, Snap, Reddit e LinkedIn. Inoltre
- è la tesi dei legali della società - le autorità americane
hanno approvato in passato le sue acquisizioni di Instagram e
WhatsApp e quindi non le hanno ritenute dannose per i
consumatori americani.
Il processo dovrebbe durare alcune settimane e rappresenta
il primo test dell'amministrazione Trump su un caso che riguarda
una società tecnologica. Il procedimento potrebbe ridisegnare il
perimetro della normativa antitrust americana, mettendo sotto un
esame più attento le fusioni e le acquisizioni. Una vittoria del
governo potrebbe avere effetti a catena per la Silicon Valley,
dove le startup puntano in molti a essere acquisite da aziende
più grandi. E per Meta potrebbe tradursi, in caso di sconfitta,
in una separazione da Instagram e WhatsApp. All'appuntamento di
lunedì, il governo si presenta forte del successo ottenuto
contro Google, condannata per monopolio e in attesa di conoscere
i rimedi che le saranno imposti.
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