/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Strada (Pd),'dalla Corte Ue nessun assegno in bianco al governo'

Strada (Pd),'dalla Corte Ue nessun assegno in bianco al governo'

BRUXELLES, 10 aprile 2025, 19:51

Redazione ANSA

ANSACheck

"Le conclusioni dell'avvocatura generale della Corte di Giustizia dell'Ue contengono una serie di paletti che sconfessano, di fatto, il tentativo del governo di erodere l'accesso al diritto all'asilo col modello Albania".
    Lo ha detto Cecilia Strada, eurodeputata Pd.
    "Secondo la Corte, infatti, gli Stati membri possono sì attribuire lo status di Paese di origine sicuro indicando categorie limitate di persone a rischio di persecuzioni o violazioni gravi, ma solo a due condizioni: che si tratti di regimi pienamente democratici e che quelle persone siano escluse dalla presunzione di sicurezza. Non può valere quindi per Paesi come Tunisia o Egitto, al centro di involuzioni democratiche e dove discriminazioni, persecuzioni politiche o violenze contro le minoranze sono all'ordine del giorno. Significa che chiunque provenga da questi Paesi e chieda asilo deve poter far richiesta con tutte le garanzie del caso. E quindi non con procedure accelerate, in una manciata di giorni, in condizioni di stress estremo, dopo lunghe traversate in mare e senza un adeguato diritto alla difesa come accaduto in Albania. Non meno importante, secondo la Corte, i giudici possono effettuare tutti i controlli di legittimità del caso e i governi non possono omettere le informazioni che li hanno portati a decidere che questo o quel Paese è sicuro, come invece ha fatto l'Italia.
    Qualora accada, per assicurare il pieno rispetto delle garanzie procedurali previste dal diritto europeo, l'autorità giudiziaria può ricorrere ad altre fonti citate nella direttiva. Una direttiva che ad oggi, è bene ricordarlo, è ancora in vigore.
    Ora - conclude Strada - aspettiamo la sentenza definitiva che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane ma intanto, come denunciamo da mesi, sono palesi le forzature che il governo sta provando a mettere in atto per tenere in piedi un modello che fa acqua da tutte le parti".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.