"In questi giorni ho visitato
insieme ad alcuni colleghi il Cpr di Gjader in Albania e la
situazione è decisamente allarmante", così l'europarlamentare di
Alleanza Verdi e Sinistra Benedetta Scuderi, dalla missione
ispettiva condotta insieme ai parlamentari Pd Marco Simiani e
Nadia Romeo e all'eurodeputato dem Sandro Ruotolo.
"Quello che emerge dai racconti e dagli elementi raccolti -
prosegue Scuderi - è sconcertante: senza criteri evidenti, sono
state selezionate delle persone da otto Cpr italiani diversi per
il loro trasferimento in Albania. Senza ricevere indicazioni su
dove stessero andando, sono state bloccate prima con delle
manette e poi con delle fascette di plastica, e sottoposte ad un
viaggio di oltre 12 ore senza alcun chiarimento o informazione
su quanto stesse accadendo. Già questo è lontano anni luce da
quanto si può definire rispetto dei diritti fondamentali".
"Non tutte le persone hanno precedenti penali, in alcuni casi
vivevano in Italia da molti anni e tutta la loro famiglia si
trova nel nostro Paese. Oggi sono detenute a Gjader con un
diritto di difesa praticamente vanificato dalle enormi
difficoltà nel mettersi in contatto con un avvocato, oltre che
dalla iniziale mancanza di spiegazioni e informazioni in
italiano o nella loro lingua. Ammassati in celle, ricevono il
cibo da una fessura e già sono oltre venti i casi critici
registrati, tra cui autolesionismo. Di fronte a tutto ciò e ai
fiumi di denaro spesi per realizzare questo scempio, assistiamo
ad una narrazione completamente distorta da parte della
maggioranza e del governo, che invece esaltano il tutto con toni
trionfalistici. Non permetteremo - conclude Scuderi - che si
abbassi l'attenzione su quanto sta accadendo qui, sia perché
sarebbe molto pericoloso per le sorti delle persone detenute sia
perché la priorità assoluta è la chiusura di luoghi come
questo", conclude.
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