BRUXELLES - La Commissione Europea, con un regolamento, propone di aprire la possibilità per diversi programmi comunitari esistenti d'investire nell'industria della difesa europea, "rafforzando la capacità dell'Unione europea e degli Stati membri di sviluppare, potenziare e innovare le capacità di difesa fondamentali, semplificando al contempo l'accesso ai fondi dell'Ue per i progetti nel settore della difesa".
L'operazione, che avviene nel quadro del piano sul riarmo europeo, del Libro Bianco e del Pacchetto di semplificazione per il settore previsto per il prossimo giugno, coinvolge programmi come l'Horizon Europe, il Digital Europe Programme (DEP), lo European Defence Fund (EDF) e l'Act in Support of Ammunition Production (ASAP) nonché il Connecting Europe Facility (CEF). Il linea generale, verrà permesso di finanziare tecnologie dual-use, come ad esempio per "lo sviluppo e la gestione delle Gigafactory dedicate all'IA".
"Queste fabbriche - sottolinea la Commissione - sono fondamentali per aumentare la produzione di tecnologie avanzate con capacità duali, rilevanti sia per il settore civile che per quello della difesa". La proposta amplia poi il campo di applicazione della piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa (STEP) alle tecnologie e ai prodotti connessi alla difesa, in particolare quelli individuati come capacità prioritarie. Inoltre consente agli Stati membri, su base pienamente volontaria, di trasferire le risorse loro assegnate nei fondi della politica di coesione a questi programmi. "Stiamo sostenendo investimenti più rapidi, flessibili e coerenti, favorendo l'espansione industriale e preparandoci a riforme più ampie per il futuro", commenta il commissario alla Difesa Kubilius. "Rispondiamo alla necessità di un uso flessibile ed efficace dei fondi dell'Ue per sostenere un'industria della difesa europea forte e competitiva", nota.
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