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Valditara: "Estendere in Ue divieto smartphone a scuola"

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Valditara: "Estendere in Ue divieto smartphone a scuola"

"Eliminare almeno fino a 14 anni,proposta condivisa da 10 paesi"

Bruxelles, 12 maggio 2025, 18:46

Redazione ANSA

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Valditara: "Estendere in Ue divieto smartphone a scuola" - RIPRODUZIONE RISERVATA

Valditara: "Estendere in Ue divieto smartphone a scuola" - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - "Cosa proponiamo? Eliminare i cellulari dalle scuole dell'Ue sicuramente sino a 14 anni, ma stiamo ragionando se non sia opportuno estendere ulteriormente questo divieto come qualche altro Paese ha fatto". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, durante un punto stampa a Bruxelles, a margine del Consiglio Ue Istruzione. "Austria, Francia, Ungheria, Italia, Slovacchia e Svezia" hanno sottoscritto la proposta mentre "Lituania, Cipro, Grecia e Belgio" hanno annunciato che lo faranno, ha aggiunto Valditara.

"I dati sono drammatici e hanno un duplice impatto: sullo sviluppo psicoemotivo dei giovani" e sulla didattica, ha osservato il ministro. Sul primo fronte, l'uso degli smartphone porta a "difficoltà di concentrazione, nella memorizzazione e persino nello sviluppo della fantasia: c'è una crescita psicologica che viene in qualche modo danneggiata dall'uso del cellulare", ha spiegato Valditara. A fini didattici, invece, "quando abbiamo organizzato a Trieste il G7 Istruzione l'anno scorso abbiamo invitato anche l'Ocse che, nel suo intervento, ha dimostrato come vi sia un impatto negativo anche per materie che apparentemente dovrebbero essere meno sensibili, si è fatto l'esempio della matematica, poiché il cellulare indurrebbe alla distrazione e quindi ovviamente non garantirebbe quelle condizioni per eccellenti performance". "C'è poi il tema anche di come gestire le nuove tecnologie e l'utilizzo del cellulare", ha aggiunto Valditara. "E' evidente che la scuola può vietare di utilizzare il cellulare, però il cellulare è uno strumento che circola e purtroppo anche molte famiglie danno il cellulare a figli molto piccoli", ha spiegato, ricordando anche "quanto la polizia postale italiana abbia più volte" richiamato a fare "attenzione perché dietro l'utilizzo del cellulare" da parte di bambini "possono nascondersi pericoli molto seri" come "pedopornografia" o "giochi violenti, sfide" che "possono portano addirittura rischio di vita". Serve quindi "un'educazione a un uso consapevole e corretto degli strumenti digitali e ai rischi a cui i social espongono i minori", ha sottolineato il ministro.

"Ritengo che" il divieto dei cellulari nelle scuole in Italia e in Europa anche per gli studenti oltre i 14 anni, negli istituti superiori, "possa avere una sua utilità, ma è un tema che va approfondito ulteriormente", ha inoltre aggiunto il ministro sul tema. "Il problema c'è e dobbiamo affrontarlo, dobbiamo capire rischi e benefici: se sino a 14 anni i rischi sono del tutto evidenti, e sono senz'altro prevalenti rispetto ai benefici che sono abbastanza inconsistenti, dobbiamo capire se sopra i 14 anni, nelle scuole superiori, il divieto possa avere una sua concreta utilità", ha spiegato.

Sono nel complesso 11 i Paesi Ue che sostengono l'Italia nella sua proposta di una raccomandazione europea per vietare l'uso degli smartphone in classe per gli under 14 in tutta Europa. Lo si apprende da fonti diplomatiche. Nello specifico, indicano le stesse fonti, sono intervenuti a sostegno: Francia, Svezia, Ungheria, Cipro, Belgio, Lussemburgo, Lituania e Grecia. A questi, si aggiungono Austria e Slovacchia che hanno cofirmato la proposta (ma che non sono intervenute). Nessun Paese si è espresso in senso contrario. La presidenza polacca di turno dell'Ue ha appoggiato la proposta e la commissaria europea competente, Roxana Minzatu, si è impegnata a portare avanti l'iniziativa. "E' giunto il momento di intervenire con decisione per tutelare il benessere e l'apprendimento dei nostri giovani", ha detto Valditara durante il Consiglio, evidenziando che "i risultati degli studi scientifici dimostrano che l'abuso di dispositivi mobili durante l'infanzia e la preadolescenza incide negativamente sullo sviluppo cognitivo, causando perdita di concentrazione e memoria, riduzione delle competenze linguistiche e del pensiero critico. Oltre al calo delle performance scolastiche, l'uso eccessivo degli smartphone in età precoce è riconosciuto come una delle principali cause di isolamento sociale" e aggiungendo che il governo valuterà "se estendere il divieto anche alle superiori".

La proposta italiana si inserisce in un contesto europeo già attivo su questo fronte, dove diversi Stati membri hanno adottato misure per limitare o vietare l'uso dei dispositivi mobili nelle scuole, in particolare per gli alunni più piccoli. In Italia, il ministero ha già avviato interventi concreti: "A partire da settembre 2024, è stato disposto il divieto di utilizzo degli smartphone in classe per tutti gli alunni, dalla scuola dell'infanzia alla secondaria di primo grado. Rimane consentito l'uso dei dispositivi previsti nei piani didattici personalizzati per studenti con disabilità o disturbi specifici dell'apprendimento. Se vogliamo davvero bene ai nostri figli, dobbiamo garantirgli a scuola una pausa dai cellulari", ha osservato Valditara, indicando che "è necessario un approccio coordinato a livello europeo anche sul tema dell'accesso ai social network per contrastare fenomeni come cyberbullismo, pedopornografia, atti di autolesionismo e violenza di genere".

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