Porta un "forte messaggio di pace" in un momento in cui "ai confini dell'Europa si combattono due guerre" la torcia olimpica di Milano Cortina 2026. Custode della Fiamma che gli antichi Greci credevano fosse stata rubata agli dei e donata agli uomini da Prometeo, per il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che l'ha presentata all'Expo di Osaka, simboleggia la speranza di vedere "arrivare la luce a Mosca e a Kiev, a Tel Aviv e a Gaza".
In "ogni luogo dove si soffre", insomma, perché "per la prima volta nella storia - sottolinea la campionessa paralimpica Bebe Vio in collegamento da Milano - vuole comprendere tutti". È così che la torcia olimpica è stata immaginata da Eni e Versalis, partner dei Giochi invernali del prossimo anno, che per realizzarla hanno scelto lo Studio Carlo Ratti Associati e Cavagna Group.
Un simbolo universale di unità, testimone di valori senza tempo come l'amicizia, il rispetto e la fratellanza, dal tratto essenziale, proprio come il suo nome, "Essential". "Abbiamo visto cosa è successo ieri" a Sumy, "un criminale attacco russo contro la popolazione civile in Ucraina. Mi auguro che si possa, quando inizieranno i Giochi olimpici, aver già concluso la fase della guerra, così come ci auguriamo che possa tornare la pace per il popolo palestinese, possano essere liberati tutti gli ostaggi", è l'auspicio di Tajani, a Osaka accanto a due tedofore d'eccezione come Carolina Kostner e Martina Caironi, in mano una fiaccola blu e una dorata, colori che raccontano il viaggio e la speranza ispirati alle sfumature del cielo e alle montagne di luce. Giovanni Malagò, presidente del Coni e della Fondazione Milano Cortina 2026, prenderà la torcia il 26 novembre a Olimpia.
Il 4 dicembre sarà al Quirinale, dopo un giro di qualche giorno in Grecia, e il 6 dicembre partirà dallo Stadio dei Marmi per toccare tutte le province italiane e arrivare il 6 febbraio a Milano. Un "gigantesco giro d'Italia, una maratona iconica" per 10 mila tedofori attraverso le nostre bellezze naturali e artistiche, occasione di "grande promozione del Paese" come evidenzia la ministra del Turismo Daniela Santanchè dal teatro della Triennale di Milano, per andare "oltre lo sport" e "unire popoli, culture, identità".
Con lei il governatore Attilio Fontana - "siamo i migliori designer del mondo e non potevamo che fare le migliori fiaccole del mondo" - e altre due tedofore, Stefania Belmondo e Bebe Vio. "Sorridete voi che vedrete il viaggio della fiaccola, perché potrete tutti farne parte" è l'invito della campionessa paralimpica, che ha portato la torcia due volte: a Londra, quando aveva soltanto 14 anni, e alle Olimpiadi dello scorso anno a Parigi.
"È stato qualcosa di pazzesco", ricorda la schermitrice, secondo cui "il materiale riflettente, specchiante" della torcia di Milano-Cortina, completamente made in Italy e realizzata con una lega di alluminio e ottone completamente riciclata, renderà "le persone che sono a guardare e fare il tifo partecipi del momento". Tutte unite in quella grande occasione di condivisione che sono le Olimpiadi da uno strumento mai come questa volta di pace.
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