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Commissione ecomafie nelle Marche, 'Riceci vicenda opaca'

Commissione ecomafie nelle Marche, 'Riceci vicenda opaca'

Presentata la Relazione sull'ipotesi di discarica nel Pesarese

PESARO, 14 aprile 2025, 16:29

Redazione ANSA

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La Commissione parlamentare di inchiesta sulle 'Ecomafie', sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari', ha presentato a Pesaro la relazione sul filone d'inchiesta intitolato 'Il progetto di discarica in località Riceci nel Comune di Petriano", riguardante l'ipotesi di realizzare la discarica nella zona, in provincia di Pesaro Urbino, di fatto sfumata dopo la bocciatura da parte della Conferenza servizi in Provincia e la recente apposizione del vincolo paesaggistico da parte della Regione Marche.
    "La commissione ha iniziato a lavorare sul caso Riceci il 20 dicembre 2023 e da allora abbiamo acquisito un'importante documentazione testimoniale e bancaria", ha ricordato Jacopo Morrone, parlamentare della Lega e presidente della commissione che ricorda il successivo sopralluogo e, il 19 settembre del 2024, di aver "registrato la bocciatura del progetto della discarica". "Ritengo sia importante l'aver aperto una relazione a riguardo - ha osservato Morrone - ora attendiamo l'udienza del ricorso al Tar. Sulla questione si esprimerà la magistratura che avrà anche il compito di valutare se limitarsi alla bocciatura del progetto o andare avanti su altri aspetti".
    "La vicenda di Riceci, volendo essere buoni, potremmo definirla opaca - ha commentato il parlamentare di Europa Verde - Francesco Emilio Borrelli, relatore di minoranza in Commissione - e se si fosse svolta in Campania sarebbero già scattati degli arresti". "Mi auguro che dopo il parere negativo della commissione la vicenda - ha aggiunto - sia portata dal prefetto all'attenzione della procura e della corte dei conti, cosa che io farò sicuramente. Surreale ciò che è emerso dalle varie audizioni e contraddizioni dei protagonisti fossi stato nei vertici di Marche Multiservizi mi sarei dimesso anziché fare ricorso al Tar".
    "Le differenze nate durante le audizioni ci hanno molto colpito - dice Rachele Silvestri, deputata di Fratelli d'Italia e relatrice di maggioranza -: alcune le abbiamo dovute addirittura ripetere per via delle incongruenze. Da lì abbiamo riscontrato varie criticità che ci hanno portato ad indagare in maniera più approfondita per capire il filo conduttore dietro tutto ciò".
   

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