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Donne in azienda, 'dati impietosi, ma stiamo lavorando'

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Donne in azienda, 'dati impietosi, ma stiamo lavorando'

Mingarelli di Confindustria Ancona. Un convegno per riflettere

ANCONA, 09 maggio 2025, 19:37

Redazione ANSA

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"C'è veramente tanto lavoro da fare, i numeri sono impietosi: nei nostri cda c'è una donna su cinque, due imprese su tre guidate da uomini, solo un'azienda su dieci è totalmente capitanata da donne. Anche i dati nazionali dell'inserimento nel mondo del lavoro non confortano, c'è il 61% di donne al lavoro contro il quasi 73% di uomini". Diego Mingarelli, presidente Confindustria Ancona, fa il punto all'apertura del convegno "Donne e uomini in azienda: un valore per crescere insieme" promosso dall'Associazione Donne e Cultura Marche in collaborazione con Confindustria Ancona.
    "È una giornata di riflessione e di consapevolezza - aggiunge Mingarelli - per capire quanto il ruolo della donne è prezioso sia nell'imprenditoria, sia nel mondo del lavoro; oggi abbiamo raccolto storie di imprenditrici che portano avanti le loro imprese con successo e le faremo conoscere, ma i numeri ci dicono che l'imprenditoria è ancora troppo a trazione femminile, il ruolo della donna non è ancora centrale in tante nostre aziende".
    A livello nazionale i dati non sono migliori: "due terzi degli inattivi a livello nazionale - osserva - sono giovani donne, è segnale di un grande potenziale inespresso da parte di persone che possono davvero contribuire allo sviluppo e crescita della nostra economia. Noi di Confindustria Ancona abbiamo messo al centro della nostra attività il ruolo dell'imprenditoria femminile e avviato tante progettualità per valorizzare il ruolo delle donne. Stiamo lavorando al welfare, alla flessibilità oraria, allo smart working, al sostegno alla genitorialità. Non è solo questione equità, - sottolinea Mingarelli - la mancanza di donne è un limite alla competitività e attrattività delle nostre aziende. Una maggiore integrazione delle donne invertirebbe anche la curva demografica e aiuterebbe costruire professionalità e imprese attraversate da vento creatività, innovatività e sicuramente più intelligenti, aperte al futuro, giuste".
    "I dati non sono confortanti certo - ammette Chiara Biondi Assessore alle pari opportunità Regione Marche - ma voglio dare un messaggio positivo portando la mia esperienza. Pur essendo in una giunta con uomini, c'è sempre rispetto e c'è collaborazione.
    Voglio ricordare le donne che in passato hanno combattuto per noi, grazie alle quali abbiamo i nostri diritti e la nostra identità nella società".
    Graziella Vitali presidentessa Associazione Donne e Cultura Marche, invece, sottolinea come il ruolo donna sia determinante nelle imprese di oggi.
    Al convegno hanno portato i loro saluti Davide Garra vice prefetto vicario di Ancona ed Elena Leonardi, senatrice marchigiana, che afferma: " ll governo si è speso molto per il ruolo delle donne, con aiuti concreti come la decontribuzione per le assunzioni femminili per supportare la piena libertà e autodeterminazione delle donne, o l'incentivo alla autoimprenditorialità femminile".
    Due le tavole rotonde ospitate nel convegno, una di queste al femminile con storie di imprenditrici marchigiane, entrambe moderate da Monica D'Ascenzo, scrittrice, giornalista, diversity e inclusion editor de Il Sole24Ore.
   

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