"C'è veramente tanto lavoro da
fare, i numeri sono impietosi: nei nostri cda c'è una donna su
cinque, due imprese su tre guidate da uomini, solo un'azienda su
dieci è totalmente capitanata da donne. Anche i dati nazionali
dell'inserimento nel mondo del lavoro non confortano, c'è il 61%
di donne al lavoro contro il quasi 73% di uomini". Diego
Mingarelli, presidente Confindustria Ancona, fa il punto
all'apertura del convegno "Donne e uomini in azienda: un valore
per crescere insieme" promosso dall'Associazione Donne e Cultura
Marche in collaborazione con Confindustria Ancona.
"È una giornata di riflessione e di consapevolezza - aggiunge
Mingarelli - per capire quanto il ruolo della donne è prezioso
sia nell'imprenditoria, sia nel mondo del lavoro; oggi abbiamo
raccolto storie di imprenditrici che portano avanti le loro
imprese con successo e le faremo conoscere, ma i numeri ci
dicono che l'imprenditoria è ancora troppo a trazione femminile,
il ruolo della donna non è ancora centrale in tante nostre
aziende".
A livello nazionale i dati non sono migliori: "due terzi
degli inattivi a livello nazionale - osserva - sono giovani
donne, è segnale di un grande potenziale inespresso da parte di
persone che possono davvero contribuire allo sviluppo e crescita
della nostra economia. Noi di Confindustria Ancona abbiamo messo
al centro della nostra attività il ruolo dell'imprenditoria
femminile e avviato tante progettualità per valorizzare il ruolo
delle donne. Stiamo lavorando al welfare, alla flessibilità
oraria, allo smart working, al sostegno alla genitorialità. Non
è solo questione equità, - sottolinea Mingarelli - la mancanza
di donne è un limite alla competitività e attrattività delle
nostre aziende. Una maggiore integrazione delle donne
invertirebbe anche la curva demografica e aiuterebbe costruire
professionalità e imprese attraversate da vento creatività,
innovatività e sicuramente più intelligenti, aperte al futuro,
giuste".
"I dati non sono confortanti certo - ammette Chiara Biondi
Assessore alle pari opportunità Regione Marche - ma voglio dare
un messaggio positivo portando la mia esperienza. Pur essendo in
una giunta con uomini, c'è sempre rispetto e c'è collaborazione.
Voglio ricordare le donne che in passato hanno combattuto per
noi, grazie alle quali abbiamo i nostri diritti e la nostra
identità nella società".
Graziella Vitali presidentessa Associazione Donne e Cultura
Marche, invece, sottolinea come il ruolo donna sia
determinante nelle imprese di oggi.
Al convegno hanno portato i loro saluti Davide Garra vice
prefetto vicario di Ancona ed Elena Leonardi, senatrice
marchigiana, che afferma: " ll governo si è speso molto per il
ruolo delle donne, con aiuti concreti come la decontribuzione
per le assunzioni femminili per supportare la piena libertà e
autodeterminazione delle donne, o l'incentivo alla
autoimprenditorialità femminile".
Due le tavole rotonde ospitate nel convegno, una di queste al
femminile con storie di imprenditrici marchigiane, entrambe
moderate da Monica D'Ascenzo, scrittrice, giornalista, diversity
e inclusion editor de Il Sole24Ore.
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