All'ospedale infantile Regina
Margherita di Torino (Oirm) la ricerca si sviluppa in
connessione con l'attività clinica, integrando approcci avanzati
- dalla genomica all'uso di biomarcatori innovativi, fino al
supporto psiconcologico - per migliorare ogni fase del percorso
di cura del bambino e del suo nucleo familiare.
Un esempio è lo studio nazionale multicentrico Sar-Gen_Ita,
attivato in collaborazione con l'Associazione italiana
ematologia oncologia pediatrica. Lo studio, presentato nel 2023
alla conferenza europea di oncologia pediatrica, ha analizzato
il profilo genomico di 73 pazienti affetti da sarcoma osseo con
un'età media di 14 anni, raccogliendo campioni tumorali e di
sangue per il sequenziamento genetico. I dati preliminari
sembrano suggerire che il sequenziamento possa cambiare la
strategia di trattamento in circa il 50% dei pazienti. La
ricerca ha coinvolto l'Italian Institute for Genomic Medicine,
il laboratorio Centro trapianti e cellule staminali del Regina
Margherita e l'Unità ricerca e sviluppo clinico Oirm.
Sempre nel contesto dell'Oncoematologia, l'ospedale infantile
coordina a livello nazionale lo studio Trap Adm sui biomarcatori
per la diagnosi precoce di infezioni e complicanze
post-trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Al centro
dello studio, promosso con l'Università di Torino, vi è la
pro-adrenomedullina (pro-Adm), potenziale nuovo indicatore
rispetto alla procalcitonina oggi utilizzata. I risultati
preliminari, già presentati a Seattle nel 2023, evidenziano che
la pro-Adm consente un'identificazione più tempestiva delle
complicanze gravi, migliorando così la prognosi e la gestione
clinica. Lo studio, che ha già coinvolto 100 pazienti affetti da
diverse patologie tra cui leucemia linfoblastica acuta, leucemia
mieloide acuta, sindrome mielodisplastica, anemia di Fanconi e
altre malattie rare, rappresenta un passo avanti nella cura dei
bambini immunocompromessi.
La struttura complessa di Oncoematologia pediatrica conduce
inoltre una ricerca clinica sull'uso dell'Emdr (Eye Movement
Desensitization and Reprocessing) come supporto psiconcologico
durante il percorso di cura. Lo studio condotto dall'equipe di
Psiconcologia intende confrontare l'efficacia dell'Emdr, ovvero
una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o
altre forme di stimolazione alternata destra/sinistra (visiva,
uditiva, tattile) per trattare disturbi legati a esperienze
traumatiche o particolarmente stressanti sul piano emotivo, con
la psicoterapia standard in bambini e caregiver. I primi
risultati, ottenuti su 60 partecipanti, mostrano una
significativa riduzione di stress e sintomi intrusivi dopo poche
sedute, oltre a un aumento della resilienza emotiva.
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