In pochi giorni, ha raccolto oltre 26.000 firme la petizione lanciata su Change.org da Mariam Nersisyan, 20enne di Roma affetta da paralisi cerebrale che chiede che l'Italia riconosca tutti i cani d'assistenza: non solo i cani guida per ciechi ma anche i cani addestrati per il supporto delle persone con disabilità motorie, per il supporto psichiatrico e per l'assistenza alle persone non verbali.
"Affrontare ogni giorno per me è un' odissea soprattutto per quanto riguarda la mia indipendenza" racconta Mariam al team di Change.org. Mariam usa la sedia a rotelle e comunica con un dispositivo Aac. "Non posso raccogliere gli oggetti che mi cadono, aprire le porte o semplicemente ricevere aiuto se non c'è nessuno nei paraggi. Per questo è importante il supporto del cane d'assistenza: perché mi permetterebbe di avere più libertà e autonomia. Dal momento che ancora ad oggi l'Italia non riconosce ufficialmente tutti i cani d'assistenza, non posso accedere col mio cane sui mezzi pubblici, una cosa che limita terribilmente la mia libertà. In Europa ci sono paesi come l'Ungheria dove tutti i cani d'assistenza sono riconosciuti e questo per chi come me è disabile significa godere di più autonomia, libertà, indipendenza. E' importante che l'Italia faccia subito la stessa cosa".
Al momento il governo ha approvato con la Legge di Bilancio 2025 un pacchetto di norme che mira a riconoscere tutti i cani d'assistenza, tuttavia per essere operativo il decreto dovrà essere emanato a giugno 2025. "Ad oggi devo affidarmi totalmente alla mia famiglia e in particolare contare totalmente su mia mamma - sottolinea Mariam. "Se il mio cane fosse riconosciuto come cane d'assistenza potrebbe aiutarmi tantissimo. Se questo decreto venisse approvato significherebbe più indipendenza per me e aiuterebbe anche ad aumentare in Italia la consapevolezza su quanto i cani d'assistenza possano cambiare in meglio la vita delle persone, in particolare quelle con disabilità come me, ed è per questo che chiedo al ministro Locatelli di fare tutto quello che è in suo potere per assicurarsi che il decreto venga emanato al più presto così che tutti i cani d'assistenza siano finalmente riconosciuti in Italia".
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