Si rafforza nell'azienda
ospedaliera Cannizzaro di Catania la terapia monoclonale contro
il Covid-19 che ha dimostrato di ridurre in maniera
significativa i ricoveri e l'aggravamento della malattia: altro
spazio gli è stato dedicato nell'Unità operativa complessa di
Malattie infettive, che nei giorni scorsi ha superato il numero
di 500 pazienti trattati e si avvia a raggiungere quota 600.
Secondo l'ultimo monitoraggio Aifa pubblicato ieri, con dati
aggiornati al 28 dicembre, l'ospedale Cannizzaro ha eseguito da
solo circa il 40% dei trattamenti con anticorpi monoclonali
dell'intera Sicilia: 564 sui 1.429 riportati a livello
regionale. Al farmaco utilizzato per primo, il Bamlanivimab, si
sono aggiunti il Casirivimab e il Sotrovimab, utilizzati in
varie formulazioni. La terapia viene somministrata con
un'infusione della durata di un'ora, con una successiva ora di
osservazione, e consente una rapida attenuazione o addirittura
scomparsa della sintomatologia Covid già nelle prime 48 ore.
L'esito favorevole dei trattamenti ha spinto il direttore
generale dell'azienda Cannizzaro, Salvatore Giuffrida, e il
direttore dell'Uoc di Malattie infettive, Carmelo Iacobello, a
dedicare un'area dell'Unità operativa alla somministrazione
degli anticorpi. "Su oltre 500 pazienti trattati - dice
Iacobello - tutti sono guariti nel giro di alcuni giorni e in
solo cinque casi, cioè nell'1%, è seguito il ricovero. Ciò
insieme alla crescita esponenziale dei contagi, che ha
determinato inevitabilmente un aumento dei casi trattabili, ha
indotto a potenziare l'organizzazione dedicata alla terapia con
anticorpi monoclonali, che ora può accogliere fino a dieci
pazienti al giorno. È un impegno importantissimo, grazie al
quale si riesce ad evitare ricoveri per complicanze da
Covid-19".
La terapia monoclonale ha preso il via nei primi giorni di
aprile e sin dall'inizio il Cannizzaro ha registrato il maggior
numero di trattamenti eseguiti in Sicilia, anche - spiegano
dall'azienda ospedaliera di Catania - in virtù
dell'organizzazione messa a punto grazie al sostegno
dell'assessore alla Salute, Ruggero Razza, alla proficua
collaborazione con il Commissario per l'emergenza Covid, Pino
Liberti, e con l'Uoc di Farmacologia clinica del Policlinico di
Catania, diretta dal prof. Filippo Drago, e attraverso il
servizio della Croce rossa italiana nell'accompagnamento dei
pazienti. «I dati riportati dalla letteratura scientifica e
comprovati dalla nostra esperienza - afferma il direttore
generale Giuffrida - evidenziano la capacità degli anticorpi
monoclonali di ridurre la progressione della malattia verso
forme gravi e di conseguenza le ospedalizzazioni, purché
somministrati nella fase iniziale della sintomatologia. Il
prezioso lavoro dell'Unità Operativa di Malattie Infettive,
ormai in tal senso un punto di riferimento per il territorio,
per le USCA e per i medici di famiglia, consente di avviare
tempestivamente a questa terapia anti-Covid un numero
considerevole di soggetti con seri fattori di rischio, che
l'evoluzione della malattia metterebbe in serio pericolo.
Soprattutto nell'attuale fase di accelerazione dei contagi, la
terapia monoclonale si rivela un'arma fondamentale nella lotta
alla pandemia e per queste ragioni abbiamo ritenuto, d'intesa
con l'assessore Razza, di rafforzare la capacità di trattamenti
quotidiani".
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