"È tutto commovente ciò che diciamo
di Papa Francesco" dice il vescovo di Lodi, monsignor Maurizio
Malvestiti, ricordando la telefonata di Bergoglio in pieno
Covid.
"Era il 6 marzo del 2020 e ricordo - dice Malvestiti - di
aver segnato e ho anche memorizzato quella chiamata alle 11.08.
Era stata preannunciata da un sacerdote in segreteria, che
diceva che doveva telefonare il Papa. Ovviamente erano increduli
e siamo stati lì senza dire nulla a nessuno, per non fare
nemmeno delle figuracce... E invece poi è arrivato, gli avevano
dato il mio cellulare quindi mi ha chiamato alle 11.08 sul
cellulare e ha detto: "Vi sono vicino perché siete nel fuoco di
questa esperienza che è nuova per tutti e che pare tanto
dolorosa". E quindi ci ha assicurato la vicinanza ma anche
soprattutto la sua benedizione, la sua preghiera".
Malvestiti aveva incontrato Bergoglio nel 2014, quando
"abbiamo avuto questa ordinazione episcopale e mi ricordo che
nell'incontro successivo con altri vescovi lombardi appena
ordinati - perché tutti gli anni fanno il corso per i nuovi
vescovi - lui mi ha detto "guarda che non ho potuto ordinarti
perché avevo dei battesimi che da tempo avevo già fissato", per
dire l'amabilità del Santo Padre. Ma il mattino successivo alla
ordinazione, che avvenne l'11 ottobre, sono potuto andare a
Santa Marta con i miei familiari e sono stato ricevuto in
maniera molto amabile da lui. Anzi in quell'occasione mi ha
fatto anche dono di una croce che adesso - conclude il vescovo
di Lodi - diventa un po' una reliquia, un suo ricordo".
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