Un'inchiesta coordinata dalla Dda
di Firenze e condotta dai carabinieri del Noe del capoluogo
toscano ha portato alla scoperta di un traffico di rifiuti
tessili tra Prato e Pistoia che avrebbe coinvolto "una ben
strutturata organizzazione criminale, composta per lo più da
soggetti di origine campana stabilmente residenti o domiciliati"
nelle due province. Coinvolti nelle indagini 11 persone e 3
società tessili gestite da italiani e cinesi. Sarebbero stati
gestiti in maniera illecita quasi 100 tonnellate di rifiuti,
consentendo risparmi sui costi di gestione dei rifiuti per
diverse decine di migliaia di euro.
I sacchi neri con gli scarti sarebbero stati abbandonati in
terreni o capannoni in disuso occupati abusivamente o lungo le
strade, arrivando anche a sfruttare la presenza dei rifiuti
prodotti dall'alluvione del 2023 nelle province di Prato e
Pistoia secondo quanto spiega il Noe in una nota dando notizia
della notifica degli avvisi di conclusione indagine avvenuta
ieri nelle province di Prato, Pistoia e Napoli a 10 persone
ritenute responsabili a vario titolo del reato di attività
organizzate per il traffico illecito di rifiuti, gestione
illecita di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva, e a 3
società.
L'inchiesta, iniziata a febbraio 2023, è stata condotta con
pedinamenti, videoriprese e altre attività tecniche.
Dall'analisi delle modalità di rinvenimento e sequestro di
molteplici sacchi neri abbandonati effettuati dai militari di
Pistoia e Prato, il Noe ha focalizzato l'attenzione
sull'organizzazione composta da soggetti di origine campana.
Ricostruito poi che "partendo dal centro nevralgico delle
attività illecite di Montemurlo e Prato, sono stati coinvolti i
comuni di Quarrata, Serravalle Pistoiese, Pistoia e la stessa
città di Prato, dove sono stati individuati i siti di produzione
e abbandono degli ingenti quantitativi di rifiuti, oggetto
dell'illecito traffico". "Collaudati", si spiega, i meccanismi
dei traffici: dalla redazione di falsa documentazione indicante
inesistenti società utilizzate per noleggiare mezzi con cui
trasportare i rifiuti all'individuazione di capannoni in disuso
utilizzati all'insaputa dei proprietari, dai trasporti talvolta
preceduti da una 'staffetta' per evitare controlli da parte
delle forze dell'ordine all'abbandono di diverse tonnellate ad
ogni singolo trasporto in diverse aree di Pistoia e Prato.
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