"Per troppo tempo il sogno di
diventare medico è stato ostacolato da quiz, costosi corsi
privati e trasferimenti all'estero. Questo è stato il 'numero
chiuso': un meccanismo che ha escluso più che valorizzato
talenti, vocazioni e speranze. Oggi scriviamo una pagina nuova.
Con la riforma approvata in Consiglio dei ministri, dal prossimo
anno accademico l'accesso a Medicina sarà finalmente aperto:
niente test d'ingresso, ma un primo semestre libero, durante il
quale si farà vera formazione universitaria". Così la ministra
dell'Università Anna Maria Bernini, sulla riforma dell'accesso a
Medicina.
"Gli studenti inizieranno il loro percorso con tre materie
fondamentali: Chimica, Fisica e Biologia. Saranno questi esami a
definire, in modo trasparente e meritocratico, l'accesso al
secondo semestre. Esami sulle competenze acquisite in aula, non
più test su domande generiche.
È una svolta. Superiamo il vecchio numero chiuso e avviamo una
nuova stagione per il diritto allo studio, con più posti
disponibili e un rafforzamento concreto del nostro Sistema
sanitario nazionale. Entro fine mese approveremo anche i decreti
ministeriali con tutti i dettagli: dalle modalità di svolgimento
degli esami all'erogazione della didattica sulla quale gli
atenei avranno autonomia di scelta ma che sarà svolta sia in
presenza che a distanza, per garantire inclusione e qualità. Non
sono slogan, ma un cambio di prospettiva. Ampliamo le
opportunità, valorizziamo i talenti. Questo è diritto allo
studio, questo è credere nelle ambizioni e nei talenti degli
studenti", conclude Bernini.
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