Sono 850 gli elaborati scritti,
composti da persone detenute, arrivati da tutta Italia per la
prima edizione del concorso letterario istituito in memoria di
don Domenico "Meco" Ricca, il sacerdote salesiano storico
cappellano del carcere minorile Ferrante Aporti di Torino
scomparso nel marzo dello scorso anno. Sessanta sono stati
selezionati dalla giuria, presieduta dalla giornalista Marina
Lomunno e di cui fanno parte gli scrittori Margherita Oggero e
Younis Tawfik, l'ex magistrato Ennio Tomaselli, Claudio
Sarzotti, docente di sociologia e direttore della rivista
Antigone, la garante dei detenuti della Città di Torino, Monica
Cristina Gallo. Tra questi verranno scelti i vincitori, da
premiare al Salone del libro alle 18 del 16 maggio per ognuna
delle tre categorie in cui è articolato il concorso: giovani e
adulti (dai 19 anni in su), adolescenti (dai 14 ai 18 anni), la
sezione per i giovani ristretti all'Ipm Ferrante Aporti e per i
due premi speciali riservati a persone con disabilità.
I migliori elaborati del concorso letterario in memoria di
don Domenico "Meco" Ricca saranno inoltre raccolti in una
pubblicazione. Il ricavato dalle vendite sarà interamente
devoluto alla Comunità Harambée di Casale Monferrato, che
accoglie e sostiene minori fragili e dove don Domenico era di
casa. "Quando il lavoro degli operatori negli istituti di pena è
svolto con sensibilità e attenzione, i risultati positivi -
sottolineano dal Forum Terzo settore - non tardano ad arrivare
proprio attraverso le attività finalizzate alla cura e alla
rieducazione dei detenuti".
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