All'Istituto Italiano per gli Studi
Filosofici nasce il Museo Digitale, un crocevia di storia, arte
e cultura per Napoli 2500.
Palazzo Serra di Cassano, storica dimora della famiglia, uno
dei luoghi più affascinanti di Napoli in Via Monte di Dio,
diventa palcoscenico di un'esperienza immersiva e interattiva,
arricchita da realtà aumentata, che guida i visitatori in un
viaggio tra gli elementi artistici, architettonici e storici del
Palazzo. Il progetto realizzato grazie a un finanziamento
dell'Unione Europea (Next Generation EU) tramite Invitalia, è
promosso dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici insieme
al Comune di Napoli all'interno delle celebrazioni di Napoli
2500 ed è stato presentato dalla direttrice artistica di Napoli
2500, Laura Valente, con il presidente dell'Istituto
Massimiliano Marotta, la curatrice Ferdinanda Li Vigni, Massimo
Lucidi, Aretina Bellizzi e Arturo Martorelli.
L'obiettivo è la valorizzazione museale di un immobile
simbolo della città, intrecciato alla Rivoluzione napoletana del
1799 e ancora oggi centro di influenza civile e culturale. Il
progetto prevede sia una fruizione sia da remoto che in loco.
L'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici è una fondazione
senza scopo di lucro che dal 1975 svolge attività di ricerca e
di alta formazione a livello nazionale e internazionale. In 50
anni di intenso impegno l'Istituto ha coinvolto decine di
migliaia di studiosi e di giovani, di studenti e di docenti. Il
primo percorso integra la storia della famiglia Serra di Cassano
con le vicende del 1799, nei suoi risvolti storici, teorici, con
i grandi protagonisti della Rivoluzione, con i luoghi di Napoli
più significativi. Realizza un focus su alcuni membri della
famiglia, in particolare Luigi Serra, padre di quel Gennaro che
fu martire della Rivoluzione, nella sua intensa attività di
bibliofilo.
Il secondo offre un approfondimento sull'architettura del
Palazzo e sulle opere in esso presenti, con lo scopo sia di
inquadrarne la collocazione nella collina di Pizzofalcone e
nella sua storia, sia di soffermarsi sul Palazzo, che fu un
tempo luogo di raccolta delle opere d'arte attualmente disperse
in diverse collezioni. Il terzo percorso, con particolare
riferimento alla congiunzione con l'Istituto Italiano per gli
Studi Filosofici e alle sue idee ispiratrici, fa invece
riferimento all'alta destinazione culturale del Palazzo.
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