Due anni fa una triste notizia scuoteva il mondo di Hollywood: la morte prematura di Robin Williams, 63 anni. Era l'11 agosto del 2014.
Robin Williams sarebbe morto in 3 anni, lo ha riveleato la moglie attore. 'Se non si fosse tolto la vita', l'attore Robin Williams sarebbe comunque morto nel giro di tre anni per i gravi problemi di salute di cui soffriva: ad affermarlo fu la moglie Susan, nella prima intervista concessa dopo la scomparsa del marito.
Parlando alla rete televisiva americana ABC, Susan Williams definì il marito "l'uomo piu' coraggioso che abbia mai conosciuto" ed ha dichiarato di "non condannarlo nemmeno un po'" per il suicidio commesso.
Mio marito "si stava disintegrando davanti ai miei occhi" nelle settimane prima della morte,"vivevamo un incubo", ha affermato la moglie. Confermando che a Williams era stato diagnosticato non solo il morbo di Parkinson ma la malattia di 'Lewy bodies', una sorta di demenza che distrugge le funzioni cerebrali, interferisce con memoria, percezioni visive, capacita' di giudizio e cosi via.
"Se gli fosse andata bene avrebbe avuto magari tre anni di vita - ha aggiunto Susan - e sarebbero stati tre anni duri, probabilmente sarebbe stato internato...Alla fine non aveva nemmeno piu' il controllo della sua voce, era sobrio completamente, pulito, ma soffriva di ansie".
E' stato uno degli attori più turbolenti della storia del cinema, un portento multiforme, un flubber capace di mutare la sua voce, il suo volto e il suo corpo per diventare qualcosa che offrisse al pubblico un sorriso in più, una sana risata.
Williams esordì nel telefilm "Laugh-In" (1977), fu la spalla di Andy Kayffman e Billy Crystal, scriverà i testi di Richard Pryor, ma sarà presente anche ne "La famiglia Bradford" e soprattutto il fortunato episodio che lo vide debuttare nel ruolo dell'alieno Mork in "Happy Days".
L'attimo fuggente - VIDEO
L'attimo fuggente (1989) di Peter Weir fu la vera occasione per mettersi in mostra nel ruolo, questa volta, di un insegnante anticonformista arricchendo il suo curriculum di un'ulteriore nomination all'Oscar. E dopo Risvegli (1990) di Penny Marshall, arrivò un altro Golden Globe per il suo ruolo in La leggenda del Re Pescatore (1991) di Terry Gilliam, ovviamente accompagnata dalla nomination all'Oscar.
Arricchiranno il suo curriculum Steven Spielberg, Barry Levinson, Kenneth Branagh, ma soprattutto le sue attività di doppiatore, in particolar modo dopo aver prestato la voce del Genio di Aladdin (1992), ricevendo un Golden Globe speciale.
Nel 2007 indossò l'abito talare per interpretare un prete nel film Licenza di matrimonio. Nello stesso anno comparve anche nel cast della toccante storia di La musica nel cuore - August Rush con Jonathan Rhys-Meyers.
Nel 2010 fa coppia con John Travolta nella commedia Disney Daddy Sitter e in seguito lo vedremo nei panni di Dwight Eisenhower in The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca.
Williams era considerato il pagliaccio ribelle di Hollywood. Una sorta di Gianburrasca del cinema americano. Ma in fondo era un uomo fragile, spesso vittima di una depressione che lo ha portato alla morte, nell'agosto 2014, all'età di 63 anni.
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