NAOISE DOLAN, LA COPPIA FELICE
(ATLANTIDE, PP 267, EURO 18). La vita di coppia oggi nel caos
tra fluidità, bisessualità e dinamiche di genere, fedeltà e
tradimenti. La racconta Naoise Dolan, la scrittrice irlandese
che vive a Berlino, autrice del bestseller d'esordio Tempi
eccitanti, nel suo nuovo romanzo. Ironico già nel titolo 'La
coppia felice', pubblicato da Atlantide nella traduzione di
Claudia Durastanti.
Il libro segue le tappe verso le nozze dei trentenni Luke,
rampante manager e Celine, talento del pianoforte. Ma qual è la
coppia felice oggi? "Non lo so. È una questione aperta che ho
voluto esplorare" dice all'ANSA Dolan, 31 anni, che parla un
discreto italiano e ci tiene molto a esprimersi nella nostra
lingua.
Il primo passo fondamentale è la festa di fidanzamento di Luke e
Celine a cui partecipano anche i rispettivi ex: Archie, che è
ancora segretamente innamorato dello sposo e Maria, primo grande
amore di Celine.
"È facile dire che si è più libere, più aperte, più fluide però
in pratica non è così. Ecco perché i miei personaggi hanno molti
problemi nelle loro relazioni. È una cosa che viene data per
scontata, ma viverla è complicato. Berlino è più aperta di altri
luoghi dove è più forte l'influenza del cattolicesimo come a
Dublino e credo anche in Italia" afferma la scrittrice.
"In generale è difficile essere giovani e non è un problema
specifico di questa generazione. Certo, oggi non c'è la stessa
rete sociale di quando i miei genitori erano giovani. Oggi è
tutto un po' più spaventoso, ma c'è anche più libertà di fare
quello che ti piace, è complicato" sottolinea. Vale anche per il
femminismo: "ci sono tanti pregiudizi, ma non è facile
affrontarli. L'atmosfera è ostile verso le donne, non come in
passato, ma proprio per questo non è facile dire cosa dobbiamo
veramente fare".
Romanzo corale in cui si distinguono le voci di tanti personaggi
con una struttura originale La coppia felice in realtà ci parla
delle "scelte e della difficoltà di essere adulti. Il matrimonio
è una metafora, non mi interessava scrivere delle nozze
tradizionali, ma approfondire la difficoltà di scegliere in un
mondo in cui hai tante possibilità di scelta. Un paradosso"
racconta Dolan. "La struttura riflette le caratteristiche dei
personaggi. Le pagine 'Senza titolo' rispecchiano quello che è
Luke. Avere un titolo, un'etichetta, sarebbe troppo complesso
per lui. È così particolare che mai farebbe una scelta. Volevo
dare a ciascun personaggio- aggiunge - una voce narrante
individuale e lo ho potuto fare grazie a questa
configurazione".
Così per "Archie la scelta è accettare che Luke non lo ami
proprio o non lo ami in modo sufficiente. Per Phoebe la
difficoltà è essere vulnerabile. Lei ha un cuore chiuso e in
amore bisogna rischiare" spiega la scrittrice.
"Quando scrivevo Tempi eccitanti, il mio primo romanzo, volevo
mantenerlo semplice. Per questo ho scelto di avere solo una voce
narrante. Con questo libro ero pronta per la sfida e volevo fare
qualcosa di nuovo". Che ritratto esce dei trentenni? Sono felice
quando le persone della mia generazione mi dicono che si possono
riconoscere in questo libro, ma non è il mio intento quando
scrivo. Ho difficoltà a parlare per gli altri" dice Dolan che
vive da un anno a Berlino. "In questa città posso scrivere e
basta. A Dublino, Londra o Roma non sarebbe possibile. Berlino è
più economica. A Berlino sono parte di un Club del libro
italiano e frequento molti autori come Vincenzo Latronico e
Claudia Durastanti. Amo i libri e gli autori italiani"
sottolinea.
"È un'idea vecchia - aggiunge - che sia necessario che un
romanzo contenga qualcosa di serio, una guerra per esempio, per
essere un libro serio. Adesso è possibile scrivere sulle
relazioni umane e questo basta, vale la letteratura".
L'autofiction? "Mi piace ma non la scrivo perché sono molto
riservata. Cosa ti auguri per il futuro? Il cambiamento
climatico è pesante, io vado alle manifestazioni ma non posso
individualmente fare una grossa differenza. Provo a essere una
parte del cambiamento positivo". Trasposizioni cinematografiche
dai tuoi libri? "Avevo avuto delle proposte ma è stato tutto
bloccato dallo sciopero degli sceneggiatori e degli attori in
America" spiega Dolan.
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