(di Michele Cassano)
"Lanciare un allarme, perché un male
che dovrebbe riguardare solo la criminalità come il ricatto è
diventato uno strumento negoziale sempre più pervasivo e,
nonostante ciò, non se ne parla affatto come fenomeno sociale":
è lo scopo di Marcello Foa, autore del saggio 'La società del
ricatto e come difendersi', edito da Guerini e Associati (pp.
192, euro 18,50), che esamina la diffusione di "un virus entrato
nei gangli della società a più livelli". Succede nelle relazioni
internazionali e nella politica, nel mondo dell'economia e in
ambito lavorativo, fino alle relazioni personali.
"A livello internazionale - spiega Foa all'ANSA - il fenomeno
si è incancrenito perché l'America ha sprecato un'occasione
storica. Noi occidentali eravamo molto più virtuosi quando
dovevano contrastare il comunismo, perché i rapporti tra gli
alleati erano improntati alla collaborazione, per dimostrare a
tutti che eravamo migliori. Con il crollo del muro di Berlino
l'America ha perso questa vocazione ed il modo di gestire la
globalizzazione ha favorito la logica del ricatto, sofisticato,
non dichiarato ma ineludibile. Con Trump si è entrati in una
nuova fase: lo usa in modo esplicito in una strategia negoziale
con le conseguenze che vediamo in questi giorni".
Lo stesso accade nella politica, come emerge dalla frase di
Giorgia Meloni che appena diventata premier disse, rivolgendosi
a Silvio Berlusconi, di non essere ricattabile. "Nel passato noi
tutti conoscevamo gli scandalucci dei vari leader, però la loro
vita privata non era mai oggetto di polemica politica - spiega
Foa -. Con una comunicazione sempre più invasiva, che cerca in
maniera spinta elementi di ricatto anche sulla vita privata,
assistiamo alla degenerazione del confronto politico, fatto meno
di idee e progetti. Ciò riguarda tutte le democrazie e spiega
perché tanti elettori si allontanano dalla politica".
Nel volume l'autore cita anche un'esperienza personale.
"Quando ero presidente Rai - ricorda - ho avuto la netta
impressione di essere io stesso oggetto di attenzioni ovvero di
essere intercettato. Mi sono chiesto perché, chi e che cosa
volevano sapere? Poi ho capito: cercavano elementi di ricatto
per tentare di mettermi con spalle al muro".
Da qui anche una riflessione sul mondo del giornalismo. "Il
nostro mondo è un veicolo privilegiato per esercitare ricatti -
sottolinea Foa -. Mi faccio una domanda che resta senza
risposta: sei tu giornalista che usi la fonte o è la fonte che
usa te? Per quali fini? Ne siamo consapevoli? Ben venga il
giornalismo d'inchiesta, ma vediamo troppi casi dubbi". Tra gli
ultimi c'è il caso Paragon, ma - ricorda l'autore - "nel 2024
abbiamo assistito a diversi scandali di questo tipo, con vari
tentativi di dossieraggio".
Foa esamina il dilagare del ricatto anche in ambito
lavorativo. "È un fenomeno molto insidioso, che riguarda
soprattutto le grandi aziende - sostiene -. Ad esempio si
riflette nella cultura del personale, che può vanificare
qualunque strategia messa in campo da un amministratore
delegato, per quanto abile egli sia; oppure imprese marciscono
dilaniate da cordate all'interno dell'azienda che si ricattano a
vicenda. Nei casi estremi si degenera nel mobbing o nello
sfruttamento di lavoratori regolari e irregolari, che non
denunciano la loro situazione proprio perché sottoposti a
ricatto".
Pericolosa è l'arma del ricatto anche nelle relazioni
personali. "Gli psicologi avvertono che si tratta di un fenomeno
molto più diffuso di quanto pensiamo - argomenta Foa -. Ci sono
persone egocentriche che sovrastano l'altro, insinuando il senso
di colpa; ci sono manipolatori emotivi che schiacciano il
partner, figli che minacciano i genitori anziani, liti tra
fratelli e sorelle per l'eredità o tra i coniugi in occasione di
un divorzio. Sono segnali di una degenerazione valoriale di cui
non si parla abbastanza".
Il saggio inaugura la collana Scintille che - fa sapere Foa -
"vuole proporre analisi e testimonianze sulla nostra società per
aprire nuovi spunti di riflessione. In arrivo c'è un libro del
senatore della Lega Claudio Borghi che racconterà la sua
esperienza politica e altri titoli che stiamo valutando per
sorprendere il lettore e proporre angolazioni di lettura diverse
per la nostra realtà".
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