Dopo Oceano Pacifico del 2021 e Mela Marcia del 2023, Chiello pubblica il suo terzo album solista - dopo l'esperienza con il collettivo trap dei FSK Satellite - dal titolo Scarabocchi (fuori in digitale e dal 2 maggio in formato cd e vinile). "Gli scarabocchi sono proprio le canzoni di questo disco. Mi capita di scarabocchiare senza riflettere mentre sto facendo altro, mentre la mia mente è occupata da altro. E queste canzoni sono venute fuori così: senza pensarci troppo. Con un approccio molto naturale e spontaneo".
Scarabocchi (Island Records/Universal Music Italia) è un mosaico di pensieri crudi e autentici in cui Chiello si mette a nudo, "un concept album, con un un inizio e una fine, un viaggio con varie riflessioni sulla vita", racconta all'ANSA il 26enne di Venosa, in provincia di Potenza, che spiega come rispetto ai due lavori precedenti questo terzo album sia diverso "a livello di sound ma anche come approccio. Prima lavoravo meno in squadra, stavolta ho creato un team". Ogni traccia vuole essere un frammento di vita, un piccolo scarabocchio dell'anima.
Lontano dalla trap con gli Fsk. "Non ho cambiato strada, in realtà il mio primo ep era già un disco introspettivo. La trap è arrivata dopo. L'importante è esprimersi ognuno a modo suo per essere capiti dagli altri".
Nell'album anche due featuring con Rose Villain e Achille Lauro, oltre che collaborazioni con nomi di spicco come Tommaso Ottomano (al fianco di Lucio Corsi nell'ultimo festival di Sanremo), Matteo Novi, Fausto Cigarini e Domenico Venturo. Le produzioni sono firmate da Michelangelo, Mr. Monkey e Mace. "Le collaborazioni arrivano sempre in modo molto naturale. Sono convinto che per lavorare insieme serve stima reciproca, e poi anche una buona dose di amicizia: bisogna trovarsi bene. Ad esempio, sono molto orgoglioso che Tommaso Ottomano collabori solo con me e Corsi: ci siamo conosciuti qualche tempo fa nello studio del fotografo Francis Delacroix, che mi ha ospitato per un paio di mesi e che - nonostante non figuri nei crediti - ha suonato le chitarre in Oceano Pacifico". Con Rose Villain ha anche calcato come ospite nella serata dei duetti il palco del festival di Sanremo. "Per ora ho assaporato una piccola parte di quello che si prova, ma una volta nella vita ci andrò anche in gara", dice.
Come molti della sua generazione, anche Chiello ha avuto difficoltà ad affrontare l'esposizione mediatica e il successo.
"È difficile da gestire, non è per tutti. Anche a me è capitato di stare male, sono stato in clinica. I miei genitori mi hanno sempre supportato e la musica è stata la mia unica via di sfogo.
Non mi sono mai fermato, anche quando stavo male, anche nei momenti peggiori", racconta aggiungendo che "la musica non ha nessun difetto, a piacermi meno è l'industria che ruota attorno.
Intorno a te tutti si aspettano chissà cosa e se non raggiungi quegli obiettivi sono guai. Prima pensavo di dover raggiungere più persone possibili, ora non me ne fotte un cazzo. Io sono per pochi, e mi va bene così".
Da maggio l'artista sarà in tour con il Chiello Live 2025, per otto date nei club (4 maggio Senigallia - data zero), 6 maggio Napoli, 7 maggio Roma, 11 maggio Milano, 14 maggio Firenze, 16 maggio Nonantola (Modena), 18 maggio Padova, 19 maggio Venaria Reale (Torino). "Sono gasatissimo. Non vedo l'ora di suonare con la mia band. Non sono abituato e c'è tanta emozione, ma paura mai. Dalle mie parti si dice 'soldi e paura, mai avuto'".
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