Diventa operativo il Fondo nazionale
del Made in Italy, che dispone di circa 1 miliardo di euro per
"sostenere la crescita, il rafforzamento e il rilancio delle
filiere strategiche nazionali e il potenziamento dell'accesso
alle materie prime critiche". Come si legge sul sito del
Dipartimento per il programma di governo, il fondo, istituito
per legge a fine 2023, è reso "operativo" da un decreto
"adottato dal Ministro dell'economia e delle finanze di concerto
con il Ministro delle imprese e del made in Italy".
Come viene ricordato, "sono ammissibili agli interventi del
Fondo nazionale del Made in Italy le imprese costituite in forma
di società di capitali, anche quotate, comprese le cooperative,
che hanno sede legale in Italia e che non operano nel settore
bancario, finanziario o assicurativo". Sono previsti due settori
strategici di intervento: "estrazione, lavorazione,
trasformazione, approvvigionamento, riciclo, riuso e
distribuzione delle materie prime critiche; altre filiere
ritenute strategiche per intensità tecnologica e competitività".
Il fondo sovrano, si legge sempre sul sito del Dipartimento
guidato dal sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, "attua gli
interventi attraverso due veicoli di investimento, ognuno con
una funzione specifica e affidato a società di gestione
specializzate: Fondo di Real Asset e Fondo Imprese".
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