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Dazi: l'Europa brucia oltre 683 miliardi di euro. Trump minaccia la Cina: 'un 50% di dazi in più'

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Dazi: l'Europa brucia oltre 683 miliardi di euro. Trump minaccia la Cina: 'un 50% di dazi in più'

Wall Street tenta il rimbalzo, Milano sprofonda. Von der Leyen: 'Abbiamo offerto agli Usa tariffe zero sui beni industriali'. Pioggia di vendite per i dazi. Petrolio ai minimi da 4 anni

ROMA, 07 aprile 2025, 20:56

Redazione ANSA

ANSACheck
++ Wall Street tenta rimbalzo, Nasdaq riduce perdite a -0,25% ++ © ANSA/AFP
++ Wall Street tenta rimbalzo, Nasdaq riduce perdite a -0,25% ++ © ANSA/AFP

++ Wall Street tenta rimbalzo, Nasdaq riduce perdite a -0,25% ++ © ANSA/AFP

Punti chiave

19:32

Trump minaccia veto su legge che limita poteri sui dazi

Donald Trump minaccia il veto ad una proposta di legge bipartisan (con sette adesioni repubblicane al Senato) che limiterebbe l'autorità del presidente di imporre dazi unilaterali: lo scrive Axios dopo aver visionato una nota inviata dalla Casa Bianca agli uffici del Congresso. "Se approvata, questa proposta di legge ostacolerebbe pericolosamente l'autorità e il dovere del presidente di determinare la nostra politica estera e proteggere la nostra sicurezza nazionale", si legge nella nota, che preannuncia il veto. 

18:13

Berlino: 'La pressione è sugli Usa, non resisteranno a lungo'

 "La pressione è innanzitutto sugli americani. Il Paese potrebbe andare incontro a una recessione con un'inflazione elevata. Si tratta di un mix tossico per qualsiasi società aperta. Vedremo come andrà, ma non saranno in grado di resistere a lungo. Soprattutto se l'Europa riuscirà a essere unita e ad allearsi con tutti gli altri Paesi colpiti da questa follia tariffaria, come il Giappone, la Corea del Sud e ora l'Indonesia". Lo ha detto il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck al termine al Consiglio Ue Commercio.

 Quanto alla possibilità di colpire le Big Tech americane, il ministro ha detto che non si dovrebbe "mischiare i livelli del gioco troppo in fretta". "Di solito, ai conflitti sui dazi si risponde con i dazi", ha aggiunto, sottolineando però che occorre prepararsi "a tutto". "Ho anche detto che bisognerebbe prendere in considerazione e preparare anche misure fiscali o regolamentari, ma non è obbligatorio farlo come primo passo", ha concluso il ministro.

17:58

L'Europa brucia oltre 683 miliardi di euro

 Le borse europee bruciano oltre 683 miliardi di euro alla fine della 3/a seduta che segue l'annuncio dei dazi del presidente Usa Donald Trump. Sommato a quello delle due giornate precedenti, il saldo complessivo è pari a un rosso di 1.924 miliardi di euro. Oggi l'indice paneuropeo Stoxx 600 ha lasciato sul campo il 4,5% a 473,99 punti, esprimendo una capitalizzazione di 14.498 miliardi di euro, al di sotto dei 14.525 miliardi di inizio anno.

17:54

Borsa: l'Europa conclude in violento calo, Parigi -4,7%

Mercati azionari del Vecchio continente ancora in scivolata con l'introduzione dei dazi statunitensi: la Borsa peggiore è stata quella di Madrid, che ha chiuso con un ribasso del 5,1%, seguita da Parigi e Amsterdam in calo del 4,7%. Londra ha ceduto il 4,4% finale, mentre Francoforte ha perso il 4%. 

17:54

Borsa: Milano cade ancora, l'Ftse Mib chiude a -5,18%

Terza seduta consecutiva pesantemente negativa per le Borse europee, ancora affossate dai dazi Usa, e con loro Milano: in Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha concluso in ribasso del 5,18% a 32.853 punti. 

17:36

Trump, negoziati sui dazi con tutti tranne che con la Cina

"Tutti i colloqui" sui dazi "con la Cina saranno interrotti subito. I negoziati con gli altri Paesi, che hanno richiesto gli incontri, inizieranno immediatamente". Lo ha detto Donald Trump su Truth. 

17:36

Trump minaccia la Cina di 50% di dazi in più

Donald Trump minaccia la Cina di un 50% di dazi in più dal 9 aprile se mantiene le sue misure ritorsive.  

17:07

La Casa Bianca, ipotesi di una pausa sui dazi è una fake news

La notizia sul fatto che Donald Trump stia valutando una pausa di 90 giorni sui dazi è una "fake news": lo afferma la Casa Bianca, come riporta Cnbc. 

16:56

Borsa: Milano (-4%) lima il calo con ipotesi pausa dei dazi Usa

Piazza Affari si avvicina alla chiusura della prima seduta della settimana provando a contenere in qualche modo le perdite, oscillando attorno a un calo del 4%.
Di poco meno scendono gli altri mercati azionari europei, con Francoforte in ribasso del 3,6% e Parigi del 3,5%. Gli operatori tra l'altro analizzano l'ipotesi che il presidente Usa Trump valuti una pausa di 90 giorni sui dazi, fatta eccezione per la Cina. 

16:56

La Casa Bianca, Trump valuta pausa di 90 giorni sui dazi

Donald Trump sta considerando una pausa di 90 giorni sui dazi, fatta eccezione per la Cina: lo ha detto il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, come riporta Cnbc. 

16:38

Wall Street tenta il rimbalzo, Nasdaq riduce perdite a -0,25%

Wall Street recupera, anche se resta in territorio negativo. Il Dow Jones perde l'1,28% a 37.824 punti, il Nasdaq cede lo 0,25% a 15.548,51 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,75% a 5035,98 punti. 

15:53

Wall Street apre con un tonfo, Dj -3,25%, Nasdaq sfiora -4%

Wall Street apre con un tonfo per l'effetto dazi. Il Dow Jones perde il 3,25% a 37.071 punti, il Nasdaq cede il 3,96% a 14.969,91 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 3,62% a 4890.45 punti. 

15:40

Von der Leyen, 'anti-coercizione contro i dazi? Valutiamo tutto'

"Tutti gli strumenti sono sul tavolo: ce n'è una gamma", lo strumento anti-coercizione è "un mezzo", ma "dobbiamo vedere come vanno i negoziati per poi decidere quale usare". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante un punto stampa con il premier norvegese Jonas Gahr Store, rispondendo a una domanda sulla volontà dell'Ue di usare lo strumento anti-coercizione, visto come l'extrema ratio nella politica di difesa commerciale europea, per rispondere ai dazi di Donald Trump. Von der Leyen ha ribadito a più riprese che l'Ue è "aperta ai negoziati" e in parallelo sta pensando ad "altre misure di ritorsione". 

15:21

Goldman Sachs alza ancora le chance di una recessione Usa

Goldman Sachs alza nuovamente le sue stime di una recessione negli Usa, già portate al 35% la scorsa settimana, per effetto dei dazi. Gli economisti della banca d'affari hanno alzato al 45% le ipotesi di una recessione Usa, abbassando dall'1% allo 0,5% le stime di crescita anno su anno del pil nel quarto trimestre del 2025. L'aumento delle probabilità di recessione segue "un acuto inasprimento delle condizioni finanziarie, il boicottaggio dei consumatori stranieri e un prolungato picco dell'incertezza politica che probabilmente deprimerà deprimerà la spesa di capitale più di quanto precedentemente previsto".
La previsione si basa su un rialzo medio delle tariffe del 15%, rialzo che richiederebbe "una grande riduzione dei dazi che entreranno in vigore il 9 aprile". Se l'impatto dovesse essere maggiore Goldman Sachs sarebbe costretta a "cambiare" nuovamente le sue stime. Senza una recessione gli analisti si attendono che la Fed quest'anno tagli i tassi tre volte da giugno, anticipando la precedente previsione di luglio, mentre in uno scenario recessivo i tagli quest'anno salirebbero a 130 punti base quest'anno, pari a circa 5 tagli dei tassi.

15:20

JPMorgan, 'i dazi Usa spingeranno i prezzi e il Pil frenerà'

 Per il ceo di JPMorgan, Jamie Dimon, i dazi di Trump faranno salire i costi sia delle merci prodotte in Usa che dei prodotti importati, pesando sull'economia americana. Nella lettera agli azionisti, Dimon ha parlato dell'annuncio del presidente Trump del 2 aprile: "Qualunque sia l'opinione sui motivi legittimi alla base dei nuovi dazi annunciati e, naturalmente, ce ne sono alcuni, o sul loro effetto a lungo termine, positivo o negativo, è probabile che ci siano effetti significativi nel breve termine". Per il ceo "è probabile che si verifichino effetti inflazionistici, non solo sui beni importati, ma anche sui prezzi interni, poiché aumentano i costi dei fattori produttivi e la domanda di prodotti nazionali". Ora "resta da vedere se l'insieme dei dazi porterà a una recessione, ma di certo rallenterà la crescita", ha aggiunto. I mercati, ha poi concluso, "sembrano prezzare gli asset presumendo che l'economia continuerà ad avere un 'atterraggio morbido', ma non ne sono così sicuro". 

15:15

Trump agli americani, 'niente panico, non siate deboli'

"Gli Stati Uniti hanno la possibilità di fare qualcosa che avrebbe dovuto essere fatto DECENNI FA. Non siate deboli! Non siate stupidi! Non andate nel panico! Siate forti, coraggiosi e pazienti e la GRANDEZZA sarà il risultato!". Lo scrive Donald Trump su Truth.

15:10

Von der Leyen, offerto agli Usa di azzerare dazi sui beni industriali

"Siamo pronti a negoziare con gli Stati Uniti. In effetti, abbiamo offerto tariffe zero per zero per i beni industriali, come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali, perché l'Europa è sempre pronta per un buon affare". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante un punto stampa con il premier norvergese Jonas Gahr Store.

15:06

Il petrolio apre in forte calo a New York a 60,92 dollari

Il petrolio continua ad aprire in forte calo a New York per via dei dazi imposti da Donald Trump. Le quotazioni perdono l'1,73% a 60,92 dollari al barile. 

15:11

I mercati affondano, bruciati 9.500 miliardi in 3 giorni

Mercati in profondo rosso. L'ondata di vendite innescata dai dazi ha bruciato in tre giorni 9.500 miliardi di dollari sulle piazze globali. Il calcolo è stato aggiornato da Bloomberg alla luce questa mattina del crollo delle piazze asiatiche e dell'andamento negativo anche in Europa. 

15:00

Tempesta su mercati, l'Europa brucia 890 miliardi

E' tempesta sui mercati nel primo giorno della settimana che segue l'annuncio sui dazi di Donald Trump e la risposta della Cina, mentre l'Ue sta mettendo a punto una strategia di reazione. L'onda dei ribassi è partita da oriente, con Shanghai in calo di quasi il 4,5% in apertura e di oltre il 7,3% in chiusura, Hong Kong in ribasso del 12% e Tokyo di oltre il 7,8% in chiusura, mentre Shenzhen ha lasciato sul campo oltre il 10% e Seul (-5,57%) ha registrato la peggiore seduta dall'agosto del 2024. Non va meglio in Europa. Dopo un avvio apparentemente tranquillo a Milano e Parigi dovuto al fatto che la maggior parte dei titoli non riusciva a fare prezzo per eccesso di ribasso, appena il quadro è stato più chiaro il calo è stato di oltre il 6% nelle due piazze di Euronext, mentre a Francoforte ha toccato il 9%.

14:13

Goldman Sachs, la Cina rischia lo 0,7% di Pil dai dazi Usa

Goldman Sachs stima di aspettarsi "un'accelerazione significativa" della Cina sulle misure di allentamento fiscale per compensare le nuove difficoltà alla crescita emerse con i dazi aggiuntivi al 34% annunciati dagli Stati Uniti la scorsa settimana, superiori alle aspettative. La banca d'affari americana, in un rapporto diffuso domenica, ha ipotizzato un impatto di "almeno lo 0,7%" in meno sul Pil di Pechino per il 2025. "Prima dei dazi, la crescita stava procedendo al di sopra delle nostre previsioni e stavamo contemplando una revisione al rialzo delle relative aspettative sul Pil per il 2025", ha rimarcato Goldman Sachs. 

14:10

Von der Leyen: 'Lavoriamo per tutelare la nostra industria'

"Ho parlato con i leader europei dell'industria siderurgica e metallurgica per conoscere il loro punto di vista sull'impatto dei dazi statunitensi. Questo ci aiuta a definire una risposta efficace da parte dell'Ue. Resteremo in stretto contatto per garantire che i loro interessi, i nostri interessi, siano adeguatamente tutelati". Lo fa sapere la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo i colloqui con i rappresentanti dell'acciaio e dell'alluminio. La presidente avrà un secondo round di colloqui nel pomeriggio con l'automotive, mentre domani sarà il turno della farmaceutica.

14:07

Borsa: Milano prosegue scivolone (-5%) in attesa di Wall street

Piazza Affari e le Borse europee continuano a vivere il loro 'lunedì nero', pur provando a frenare il sell off. Con i future sull'avvio di Wall street chiaramente negativi ma non in crollo verticale, nel Vecchio continente i listini peggiori sono quelli di Milano, Amsterdam e Madrid, che cedono oltre il 5%, seguiti da Parigi che ondeggia attorno alla perdita dei cinque punti percentuali. In un clima ancora molto nervoso e volatile, la Borsa di Francoforte scende del 4,6% e Londra del 4,5%, con il mercato azionario di Mosca che cede il 2,9%.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ondeggia al momento piuttosto calmo attorno ai 125 punti base, con il rendimento del prodotto del Tesoro al 3,7%. Piatto l'euro contro il dollaro a quota 1,09 euro, mentre tra le criptovalute il Bitcoin cede il 7% poco sopra i 76mila dollari. Il gas è debole in calo di circa due punti percentuali a 35,7 euro al Megawattora, con il petrolio in ribasso a New York del 2,3% a 60,5 dollari al barile. Prezzo dell'oro senza grandi sbalzi a 3.080 dollari all'oncia. Tra i titoli principali di Piazza Affari, le banche sono riuscite a ridurre le fortissime perdite dell'avvio, con Intesa, Mediobanca e Mps che comunque perdono oltre il 6%. Peggio fa Stellantis, che cede il 7,8%. Nel paniere a elevata capitalizzazione i cali minori sono accusati da Buzzi che cede il 3,4%, e da Diasorin, in ribasso del 2,8%. 

13:37

Trump: 'In Usa non c'è inflazione, Cina grande sfruttatore'

"I prezzi del petrolio sono in calo, i tassi di interesse sono in calo (la lenta Fed dovrebbe tagliare i tassi!), i prezzi dei prodotti alimentari sono in calo, non c'è inflazione e gli Usa, sfruttati da tempo, stanno portando miliardi di dollari a settimana dai Paesi che abusano con tariffe già in vigore - ha scritto Donald Trump sui social difendendo i dazi -. Questo nonostante il fatto che il più grande sfruttatore di tutti, la Cina, i cui mercati stanno crollando, abbia appena aumentato i suoi dazi del 34% senza riconoscere il mio avvertimento ai paesi che sfruttano di non reagire".  "Hanno guadagnato abbastanza, per decenni - scrive Trump - approfittando dei buoni vecchi Usa! I nostri precedenti 'leader' sono da biasimare per aver permesso che questo, e così tanto altro, accadesse al nostro Paese. Rendiamo l'America di nuovo grande!".

14:01

Tajani: 'Primi dazi Ue il 15 aprile, lista in lavorazione'

"Ci sarà con effetto dal 15 aprile una lista di prodotti americani su cui mettere i dazi. E' una vecchia lista congelata, io ho chiesto il rinvio ma mi pare che la posizione prevalente sia di cominciare dal 15". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Consiglio Ue Commercio. Se nella lista c'è il whiskey? "Ho chiesto che non ci sia, la lista verrà stilata tra stasera e domani, diciamo che sono moderatamente ottimista", ha spiegato Tajani aggiungendo che la seconda serie di contromisure dovrebbe entrare in vigore il 15 maggio ma, "da qui al 15 c'è ancora tempo per la trattativa". 

12:48

Parigi: 'Sui dazi l'Ue non escluda risposte aggressive'

"Noi siamo contrari a qualsiasi guerra commerciale, faremo di tutto per un confronto. L'obiettivo è negoziare questa escalation. Se non è possibile, di certo l'Ue reagirà fermamente. E' un momento molto pesante, importante per l'unità europea". Lo ha detto il ministro francese delegato per il Commercio, Laurent Saint-Martin, a margine del Consiglio Ue Commercio. In merito alla messa in campo dello strumento anti-coercizione da parte dell'Ue, il ministro ha spiegato: Bruxelles "non deve escludere alcuna opzione, anche se estremamente aggressiva".

12:08

Berlino: 'Bisogna assolutamente evitare guerra commerciale'

Il crollo delle borse è "un campanello di allarme" sull'impatto dei dazi Usa. Lo ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit, in conferenza stampa a Berlino. "Bisogna assolutamente evitare una guerra commerciale", secondo il portavoce. "Si deve cercare di evitare un'ulteriore escalation", ha spiegato ancora. Per far questo, ha risposto ai giornalisti, "si deve evitare una reazione emotiva nel breve periodo, e osservare come si sta facendo quali siano gli effetti. E gli effetti sono molto differenti. Osserviamo anche gli effetti per l'atro lato, sugli Usa stessi: non sono irrilevanti e questo potrebbe comportare che qualcuno rifletta". 

"L'Europa non si lascerà dividere adesso. Ciò significa che i Paesi non dovrebbero cercare di negoziare i vantaggi per se stessi, perché questo non gioverebbe a nulla. Abbiamo visto che i Paesi che in passato hanno cercato di farlo non sono stati risparmiati. La forza nasce dall'Unione", ha detto il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck all'arrivo al Consiglio Ue Commercio. "è importante che questo Consiglio agisca con calma, con prudenza, ma anche con chiarezza e decisione. Questo significa rendersi conto di essere in una posizione di forza", ha aggiunto Habcek secondo cui va "valutato" lo strumento di anti-coercizione. 

11:58

Il petrolio scende sotto i 60 dollari, il Wti cede il 3,5%

Il petrolio scivola sotto i 60 dollari con i timori di una recessione globale per la guerra dei dazi innescata dalle mosse di Donald Trump. ll wti scende del 3,5% a 59,8 dollari al barile mentre il brent cala del 3,15% a 63,5 dollari al barile. 

11:54

Lo spread tra Btp e Bund su livelli di avvio a 128 punti

Lo spread tra Btp e Bund conferma il rialzo con il differenziale che sale di 9 punti base in area 128 punti e cioè i livelli dell'avvio di giornata. Il rendimento del decennale italiano inverte e scende al 3,73% (-3 punti base) mentre scende di 12 punti base il 10 anni tedesco al 2,46%.

11:51

Borsa: in fumo già 890 miliardi in 3 ore in Europa

L'Europa ha già mandato in fumo quasi 890 miliardi in poco meno di 3 ore di contrattazioni. E' il saldo provvisorio della seduta odierna con l'indice Stoxx 600 in calo del 5,86%. Guardando i singoli listini, Milano perde il 6,17%, Francoforte il 5,68%, Parigi il 5,56%, Madrid il 5,33% e Londra il 4,52%.

11:20

Tajani: 'Negoziare con gli Usa, l'Italia sostiene l'Ue'

"Dobbiamo lavorare per evitare assolutamente una guerra commerciale, che sarebbe esiziale per gli Usa e per le nostre imprese. Dobbiamo trattare, lo deve fare l'Ue unita. L'Italia sosterrà tutte le iniziative del commissario Sefcovic, nella quale riponiamo estrema fiducia". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani prima del Consiglio Ue Commercio, ribadendo che da parte del governo non c'è intenzione di mettere "in difficoltà" la Commissione.

10:55

La Borsa di Taiwan a -9,7%, chiusura mai così pesante

La Borsa di Taiwan chiude la seduta in calo del 9,7%, registrando la peggiore perdita mai segnalata dal listino di Taipei: l'indice Taiex brucia 2.065,87 punti, attestandosi a quota 19.232,35.

10:23

La Borsa di Hong Kong sprofonda, termina a -13,22%

La Borsa di Hong Kong crolla e registra la seduta peggiore dalla crisi finanziaria del 1997 sui timori di una guerra commerciale e di una recessione globale, in scia ai controdazi cinesi al 34% sull'import dall'America annunciati venerdì in risposta alle tariffe aggiuntive di Donald Trump sul made in China, sempre al 34%: l'indice Hang Seng cede il 13,22%, a ridosso dei minimi intraday, a 19.828,30 punti, sulle vendite che hanno falcidiato titoli bancari e tecnologici. 

09:43

Cina: 'Gli Usa cercano un'egemonia in nome della reciprocità'

La Cina accusa gli Usa di mirare a "un'egemonia in nome della reciprocità" con il massiccio programma di dazi annunciato la scorsa settimana dal presidente Donald Trump.

"Gli Usa stanno cercando un'egemonia in nome della reciprocità, sacrificando gli interessi legittimi di tutti i Paesi per servire i propri interessi egoistici e dando priorità all'America rispetto alle regole internazionali", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian.

"Questo è tipico unilateralismo, protezionismo e bullismo economico - ha detto Lin nel briefing quotidiano -. Minacce e pressioni non sono il modo migliore per negoziare con la Cina".

09:40

A Milano precipitano le banche, perdite fino a -12%

Crollo dei bancari in Borsa, dopo l'avvio tilt per Milano sopraffatta dall'ondata di vendite in scia all'effetto dazi di Trump. Il Ftse Mib perde il 7,6% a 32.050 punti con perdite sopra il 12% per Bper, Popolare Sondrio, dell'11% per Mps, del 10% per Banco Bpm, Unicredit. Tra gli altri Fineco lascia sul terreno l'8,7%, Mediolanum il 9,7%, Intesa il 9%. 

09:20

L'Europa tracolla in avvio, a picco Francoforte, Londra e Parigi

Sulla scia del crollo di Wall Street venerdì e delle borse asiatiche per i dazi di Trump, i listini europei non trovano pace e scivolano ancora. Francoforte che è partita in calo di oltre il 9% cede il 7,4%, Milano e Parigi, che hanno fatto fatica in avvio perché grand parte dei titoli non riuscivano ad entrare agli scambi per eccesso di ribasso, perdono rispettivamente il 7,6% e il 5,9%. Pesante anche Londra (-5,2%)

09:15

A Milano molti titoli non aprono, in tilt il Ftse Mib

La Borsa di Milano in tilt in avvio con buona parte dei titoli che non riescono ad aprire. Man mano che i titoli entrano agli scambi, il listino lascia sul terreno il 6,4% e segue la scia dell'Europa, in un'altra giornata nera dopo il crollo dell'Asia per effetto dazi di Trump. A -11% Bper e poi a -10% Popolare di Sondrio, Unipol, Mps. Ancora senza scambi Leonardo con un teorico -13%. 

09:05

Tonfo dell'Asia con i dazi, l'Europa verso un avvio pesante

L'effetto dazi manda a gambe all'aria le Borse asiatiche in avvio di settimana e si profila un lunedì nero anche per i listini europei. Lo stoxx 50 nel pre-mercato è arrivato a perdere fino al 5%. Il Dax a Francoforte non è da meno in attesa dell'avvio dei scambi. In Germania intanto a febbraio la produzione è scesa più delle attese a -1,3% dopo il +2% di gennaio.

In Asia Tokyo lascia quasi l'8%, Hong Kong precipita a -11,6% , Shanghai il 7,6%, Shenzhen il 10,5%, Seul il 5,57%. Lo spread tra Btp e Bund è schizzato in apertura a 128 punti e continua a salire oltrepassando i 130 punti.

Salgono di 3 punti base i decennali italiani al 3,8% mentre i titoli di Stato tedeschi perdono 8 punti base al 2,48%. In caduta libera petrolio e il gas che scivola sui livelli di settembre scorso. I wti cede oltre il 3% a 60 dollari, il brent il 2,9% a 63 dollari al barile. Ad Amsterdam, i contratti Ttf cedono il 6,8% a 33,9 euro al megawattora. L'euro continua a salire sul dollaro con il quale scambia a 1,10. 

08:57

Borsa Tokyo: nuovo crollo su timori impatto dazi (-7,83%), terza maggiore flessione di sempre

La Borsa di Tokyo segna la terza maggiore flessione di sempre con gli investitori sempre più preoccupati per una spirale senza controllo sul commercio globale, e il rischio di possibili ritorsioni dopo l'entrata in vigore dei dazi Usa. Il listino di riferimento Nikkei lascia sul terreno il 7,83% a quota 31.136.58 e un crollo di 2.644 punti. Sul fronte dei cambi lo yen prosegue la fase di rivalutazione sul dollaro, a un livello di 145,20, e sull'euro a 159,80.

08:29

Lo spread Btp-Bund in avvio schizza a 128 punti

Schizza in avvio lo spread. Il differenziale tra Btp e Bund sale di quasi 9 punti base a 128 punti. Si tratta del livello più alto da novembre. Il rendimento del decennale italiano sale di un punto base e tocca il 3,79% mentre i titoli di stato tedeschi a 10 anni cedono 7 punti base al 2,5%. 

08:21

Tonfo a -5% del prezzo del gas, scivola sotto i 35 euro

Tonfo in avvio del prezzo del gas. I contratti Ttf ad Amsterdam, Piazza di riferimento, cedono il 5% a 34,6 euro al megawattora. 

08:11

Bitcoin cancella i guadagni accumulati dalla vittoria di Trump

Le criptovalute hanno cancellato quasi tutti i guadagni dalla vittoria elettorale di Donald Trump all'inizio di novembre a causa dei dazi introdotti dal presidente Usa. La capitalizzazione di mercato totale di tutte le cripto è scesa di circa il 10% a 2,54 trilioni di dollari, secondo i dati di CoinGecko.

Nella notte, segnala Bloomberg, il Bitcoin ha perso oltre il 7% a Londra, raggiungendo un minimo di 77.000 dollari e ora perde ancora a 76.837 dollari (-2,5%). Ethereum è crollato a 1.521 dollari, minimo infragiornaliero che non si vedeva dall'ottobre 2023, e ora è trattato a 1,543 dollari (-1,95%). 

08:10

Media: la Cina valuta misure a tutela dell'economia dopo i dazi Usa

I leader cinesi hanno discusso nel fine settimana le misure per stabilizzare l'economia e i mercati di fronte allo tsunami tariffario del presidente Usa Donald Trump, inclusa l'ipotesi di accelerare i piani di stimoli ai consumi. Lo riporta Bloomberg in base a fonti vicine al dossier, secondo cui nell'iniziativa sono stati coinvolti dirigenti e funzionari senior di enti governativi, compresi quelli delle autorità di regolamentazione finanziaria.

Nel mirino c'è l'idea di portare avanti alcune misure pianificate anche prima dei dazi di Trump. Le Borse cinesi, tuttavia, accentuano le perdite con Shanghai a -7,30% e Shenzhen a -10,31%. 

07:48

Il prezzo del petrolio cala ancora, Wti a 60,45 dollari

Prezzo del petrolio ancora in calo dopo il tonfo di venerdì. Il Wti con consegna a maggio passa di mano a 60,45 dollari con un calo del 2,48% mentre il Brent con consegna a giugno è scambiato a 64,01 dollari con una flessione del 2,39%. 

07:01

L'Asia affonda con i dazi Usa

Le Borse asiatiche accusano il temuto tracollo alla riapertura dei mercati, in scia alle perdite di Wall Street di venerdì per le incertezze scatenate a livello globale dagli ultimi dazi di Donald Trump che hanno aumentato i timori di recessione. Il Nikkei a Tokyo, dopo il 9% mandato in fumo la scorsa settimana, cede un altro 6,02%, pur risalendo a 31.746,49 punti dai minimi di giornata, e si attesta intorno alla fase di contrazione nel 2025 in rapporto al -20% circa segnato dal picco di gennaio.

Perde un decimo del suo valore Hong Kong (-10,7%, a 20.405,96 punti), con i titoli bancari e tecnologici (-13,95% l'Hang Seng Tech) sotto forte pressione. "A causa di tutta questa incertezza, la crescita degli Stati Uniti e del mondo sarà più debole.

Anche se i dazi dovessero tornare a scendere, probabilmente rimarrebbero più alti di quanto non fossero prima del ritorno di Trump alla Casa Bianca", ha notato Stefan Angrick, economista di Moody's.

Venerdì la Cina ha varato controdazi del 34% su tutte l'import di beni americani, parte di un pacchetto di ritorsioni più ampio. Shanghai perde il 6,34% (a 3.130,17 punti) e Shenzhen l'8,74% (a 1.818,16 punti). Pesante a Taipei il Taiex (-9,71% a 19.229,43 punti).

Gli ultimi sviluppi hanno scatenato i "timori diuna forte guerra commerciale in piena regola, di una recessione imminente e di una crisi di liquidità vista l'ultima volta durante il crollo del Covid del 2020", ha affermato in una nota Tony Sycamore di IG Australia. L'indice di riferimento australiano ASX 200 scende del 4,28, con le azioni del gigante minerario Bhp a -8% poiché la Cina ha emanato ulteriori controlli sulle esportazioni dei minerali di terre rare spediti negli Stati Uniti. L'indice Kospi di Seul cede quasi il 5%. Male anche la Borsa di Mumbai (-3,5%) e di Singapore (-8,12%).

05:02

Taiwan esclude controdazi, stop alle barriere commerciali con gli Usa

Taiwan non cercherà tariffe di ritorsione contro i dazi al 32% di Donald Trump e si impegnerà per rimuovere le barriere commerciali con gli Usa. In un messaggio video, il presidente William Lai ha elencato cinque misure, tra cui l'istituzione di un team per i negoziati e l'acquisto di più beni americani per ridurre lo squilibrio commerciale, nel mezzo dei timori dell'opinione pubblica sulle potenziali ricadute economiche della stretta di Washington.

Lai ha riconosciuto il "significativo impatto" della mossa del tycoon sull'economia, ma ha esortato a non farsi prendere dal panico in base ai "solidi fondamentali economici" di Taiwan. 

03:52

Il premier del Giappone: 'Andrò quanto prima negli Usa'

Il premier giapponese Shigeru Ishiba si recherà quanto prima negli Stati Uniti per discutere la delicata questione dei dazi imposti dal presidente americano Donald Trump, nel tentativo di attenuare il contraccolpo all'economia del Paese del Sol Levante, pesantemente orientata all'esportazione.

"Dobbiamo sottolineare chiaramente che il Giappone non sta facendo nulla di ingiusto", ha detto Ishiba durante una sessione parlamentare, definendo "estremamente spiacevole" l'imposizione delle tariffe del 24% da parte di Trump, in particolare sul comparto auto, un settore chiave per la nazione. 

01:50

Trump minimizza il crollo delle borse, i dazi sono 'una cura necessaria'

 Il presidente americano Donald Trump minimizza il panico sui mercati azionari causato dai nuovi dazi, paragonandoli a "una cura" destinata a curare i mali dell'economia americana. "A volte è necessario assumere farmaci per curarsi", ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell'aereo presidenziale Air Force One. 

"Cosa succederà ai mercati non sono in grado di dirlo. Ma il nostro Paese è molto più forte", ha aggiunto il presidente americano. Alla domanda su quale fosse la sua soglia di caduta del mercato, il tycoon ha risposto così: "Penso che la sua domanda sia così stupida. Non voglio che vada giù nulla. Ma a volte devi prendere delle medicine per risolvere qualcosa".

"Questa settimana ho parlato con molti europei, asiatici, in tutto il mondo. Stanno morendo dalla voglia di fare un accordo" sui dazi, ha sottolineato ancora Trump affermando di non voler fare crollare i mercati di proposito. "No, non è così, ma voglio risolvere il deficit che abbiamo con la Cina, l'Unione Europea e altre nazioni, e dovranno farlo. E se vogliono parlarne, sono aperto a parlare. Ma altrimenti, perché dovrei voler parlare?".

Sulla possibilità di avere zero tariffe con l'Europa come sostenuto da Elon Musk, il tycooon ha commentato: "L'Europa ha fatto una fortuna con noi. L'Europa ci ha trattato molto molto male" ma "stanno venendo al tavolo. Vogliono parlare, ma non si parla se non ci pagano un sacco di soldi su base annuale". 

E sui rischi di inflazione ha affermato: "Non credo che sarà un grosso problema, ricordando che nel suo primo mandato "non abbiamo avuto inflazione".

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