Terzo affondo velato in pochi giorni di Elon Musk contro i dazi del suo first buddy Donald Trump. Il patron di Tesla ha condiviso su X un vecchio video in cui Milton Friedman, premio Nobel per l'economia (morto nel 2006) e uno dei più fervidi sostenitori del libero mercato, illustra con una matita "la magia del sistema dei prezzi" e la necessità di avere commerci senza barriere.
Nella clip Friedman, che negli anni Ottanta è stato il teorico del neoliberismo di Reagan e di Margaret Thatcher, tiene in mano una matita e spiega da dove vengono le varie parti con cui è stata prodotta. "Una persona sola - dice - non può fabbricare questa matita. Vi sembra una strana dichiarazione? Niente affatto. Il legno viene da un albero tagliato nello stato americano di Washington. Per tagliare l'albero ci è voluta una sega. Per fare la sega ci è voluto l'acciaio. La grafite della punta penso che venga da qualche miniera in Sud America. La gomma per cancellare viene probabilmente dalla Malesia, il cinturino metallico o la vernice gialla o la colla che tiene tutto insieme, non ho la minima idea da dove vengano". "Quello che intendo - prosegue - è che non una sola persona bensì letteralmente migliaia di persone hanno collaborato per costruire questa matita. Persone che non parlano la stessa lingua, che non hanno la stessa religione, che magari si odierebbero gli uni con gli altri se si incontrassero. Cosa li ha portati a lavorare insieme per fare una matita che voi potete comprare per pochi soldi? Nessun ordine dall'alto di qualche commissario governativo. È stata - conclude - la magia del sistema dei prezzi. Ecco perché il libero mercato è così essenziale, non solo per promuovere efficienza economica ma ancora di più per favorire pace e armonia tra i popoli della Terra".
Nel suo post su X, il social di cui è proprietario, Musk non fa commenti, ma il messaggio non potrebbe essere più chiaro. Nei giorni precedenti il capo del Doge aveva auspicato "zero dazi" tra Europa e Stati Uniti e aveva attaccato il consigliere della Casa Bianca per il commercio, Peter Navarro, considerato l'architetto dei dazi, come un "egocentrico che non ha mai costruito un c...". Navarro lo ha liquidato così: "Elon non è un produttore ma un assemblatore di automobili", con pezzi che arrivano da Cina, Giappone e Taiwan, "mentre noi vogliamo che gli pneumatici siano realizzati ad Akron, vogliamo che le trasmissioni siano realizzate a Indianapolis".
Nell'amministrazione Trump cominciano a volare gli stracci.
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