Un jumbo 747 da 400 milioni di dollari sta agitando il dibattito negli Stati Uniti più dei prezzi delle medicine o della pace in Ucraina e Medio Oriente. Il putiferio è stato causato dal fatto che il Qatar, uno degli alleati più stretti degli Stati Uniti nella regione, vuole donare il lussuoso velivolo a Donald Trump e lui, che nei prossimi giorni sarà in visita proprio a Doha, ne è ben contento.
"L'offerta del Qatar è un bellissimo gesto", ha dichiarato il presidente americano alla Casa Bianca, utilizzando una metafora del suo sport preferito, il golf, per spiegare in sostanza che a caval donato non si guarda in bocca.
"Sarei stupido a non accettare", ha detto. Quando poi una reporter della Abc, che The Donald considera rete nemica per eccellenza, lo ha incalzato sul fatto che la mossa è quantomeno controversa considerati gli stretti legami tra Washington e Doha soprattutto nel settore della Difesa e delle armi, il presidente visibilmente irritato ha provato a giustificarsi dicendo che il regalo non era rivolto a lui ma "al Pentagono" e che sarà poi donato alla presidential library alla fine del suo mandato.
Trump si è anche lamentato che l'attuale Air Force One "ha 40 anni" e ha attaccato la Boeing per i ritardi nella consegna del nuovo aereo presidenziale che non sarà pronto prima del 2027-28. Effettivamente la flotta della Casa Bianca consta al momento di due Boeing 747-200B che sono in circolazione da un bel po' di anni, rispettivamente dal 1990 e dal 1991.Tuttavia la questione resta spinosa. Nonostante il Qatar abbia precisato che non si tratta di un dono ma di una sorta di leasing, "per uso temporaneo", i democratici hanno chiesto l'apertura di un'indagine accusando Trump di corruzione.
"Con un valore stimato di 400 milioni, l'aereo è il regalo di maggior valore mai conferito a un presidente da un governo straniero", ha scritto il deputato Ritchie Torres, mentre il senatore Adam Schiff ha citato in un post sui social media una sezione della Costituzione americana che afferma che nessun funzionario eletto può accettare "alcun regalo... di alcun tipo" dal leader di uno stato straniero senza l'approvazione del Congresso. E perfino l'attiviasta di estrema destra Laura Loomer, che una volta disse che era pronta a farsi sparare per il tycoon, ha criticato la mossa definendola "una macchia per l'amministrazione".
C'è poi il tema delle biblioteche presidenziali che, secondo alcuni osservatori, rischiano di diventare una sorta di escamotage per i presidenti per accettare regali di lusso. Secondo gli Archivi Nazionali americani, solo la presidential library di Ronald Reagan possiede un aereo Air Force One, sul quale hanno volato sette presidenti prima di essere donato.
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