Dopo Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, prosegue il giro di incontri della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein con imprenditori e parti sociali "per approfondire le conseguenze della politica dei dazi, la situazione economica del Paese e illustrare le proposte del partito". Dopo l'incontro di giovedì scorso con imprese e sindacati, domani sarà la volta dei rappresentanti del mondo dell'agricoltura, delle associazioni cooperative, di artigiani e pmi.
Vere e proprie consultazioni, vengono definite al Nazareno, che vogliono "intervenire davanti all'immobilismo del Governo" e fornire una risposta concreta all'emergenza economica da "affinare e tradurre" in proposte da subito efficaci.
I dem, ricordando l'immediatezza della risposta della Spagna di Sanchez che ha messo in campo 14 miliardi (oltre la metà di risorse fresche), sottolineano come la loro iniziativa intenda supplire a ciò che il governo non ha fatto: "ha sentito soltanto le imprese, cosa che facciamo anche noi", "ma ignorando i rappresentanti dei lavoratori". E' stato "un Governo fermo, che ha aspettato troppo" e che "ha fatto trovare il paese impreparato", denunciano.
"Abbiamo bisogno di reagire", aveva detto Schlein dando il via al giro di consultazioni, individuando nello stop alle delocalizzazioni, nell'adeguamento dei salari (e specificatamente nel salario minimo), nei rinnovi contrattuali e nella sterilizzazione del caro bollette i campi su cui concentrare da subito l'attenzione. Tanti, troppi, denuncia il Partito democratico, sono i casi di sovra indebitamento delle famiglie italiane. E a loro, oltre che al mondo produttivo, "occorre avanzare proposte e offrire strumenti efficaci di prevenzione e tutela".
Una piattaforma di proposte, confidano al Nazareno, che passa anche da "un piano di investimenti comuni europei" e "un grande piano industriale" e che "può anche diventare un macrotema di opposizione unitaria".
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