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La Rai unisce le opposizioni, 'un tavolo per la riforma'

La Rai unisce le opposizioni, 'un tavolo per la riforma'

Con Pd, 5s, Avs e +E. Dai progressisti anche una mozione su Gaza

ROMA, 15 aprile 2025, 20:07

di Giampaolo Grassi

ANSACheck
Schlein,Conte,Magi e Fratoianni a incontro su libertà stampa - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le opposizioni ripartono dalla Rai e dal nocciolo dell'alleanza: Pd, M5s e Avs. Dopo mesi di incomprensioni e ripicche su Ucraina e Riarmo europeo, i leader delle tre forze politiche si sono mostrati l'uno di fianco all'altro due volte in un solo giorno: la prima, per aderire alla richiesta di un tavolo che scriva un progetto di riforma del servizio pubblico e la seconda per presentare una mozione che chiede "la condanna dello sterminio a Gaza".

C'è quindi un ritorno di sintonia fra la segretaria Pd Elly Schlein e il presidente del M5s Giuseppe Conte. O meglio, c'è un riavvicinamento di Conte a Schlein, visto che la segretaria si è sempre detta "testardamente unitaria". Il cambio di atteggiamento è scattato alla vigilia della manifestazione del M5s contro il riarmo europeo, con l'auspicio esplicito di Conte di un'adesione del Pd seguito poi dalla partecipazione di una delegazione dem - senza la segretaria - al corteo. Ai due appuntamenti di giornata per la ritrovata armonia non si sono visti i centristi di Azione e Iv. Anche se il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, era alla stampa estera con gli altri per dare "la massima disponibilità al confronto su un modello di riforma della Rai".

E' vero che, a differenza dell'Ucraina, i temi Rai - ribattezzata "TeleMeloni" - e Gaza non hanno mai provocato particolari tensioni fra le forze progressiste, ma è indubbio che, segnale dopo segnale, dopo la maretta stia tornando il sereno. A promuovere il tavolo per la Rai sono stati MoveOn Italia, Articolo 21, Rete #NoBavaglio e altri movimenti e associazioni. "Fra le proposte di riforma delle opposizioni non ci sono troppe distanze - ha rilevato Schlein - Proviamo a venirci incontro sul merito. Do la disponibilità piena del Pd a partecipare a questa discussione". C'è un appuntamento che incombe. "Ad agosto - ha ricordato Conte - scatterà il regolamento europeo Freedom act e l'Italia sarà fuorilegge, entrerà in una procedura di infrazione, anche per la governance Rai".

E c'è un tema di scontro politico: "La commissione di Vigilanza Rai è bloccata ed è uno scandalo - ha ricordato Conte - Solo perché ci rifiutiamo di votare un presidente della Rai seguendo le indicazioni che provengono dalla maggioranza. Le forze di maggioranza tengono in ostaggio una commissione". Foto di rito dei leader in prima fila, strette di mano, poi i saluti per rivedersi (quasi) tutti quattr'ore dopo. La mozione di Pd, M5s e Avs sul Medio oriente è "una iniziativa comune doverosa - ha detto Conte - Bisogna tenere accesi i riflettori. Quello che sta accadendo a Gaza è un crimine contro l'umanità. E' un sistematico sterminio". Il documento contiene dieci richieste, fra cui il riconoscimento dello Stato di Palestina, sanzioni al governo israeliano "per la sistematica violazione dei diritti umani" e l'attuazione al mandato di arresto del premier israeliano Benjamin Netanyahu.

"Dal governo - ha sottolineato Schlein - non abbiamo sentito una parola di condanna dell'apocalisse umanitaria in corso a Gaza, mai una voce che dall'Ue si sia alzata per chiedere la tregua e il cessate il fuoco, per liberare gli ostaggi e anche per portare a Gaza gli aiuti umanitari". Il significato delle firme in calce alla mozione lo ha sottolineato il segretario di SI e deputato di Avs Nicola Fratoianni: "Finora anche su questi temi abbiamo sempre presentato mozioni diverse. Questa è una mozione unitaria ed è un salto politico importante". Un primo passo, forse, per cominciare a sciogliere i nodi. "Penso che la posizione che il Pd ha assunto sul riarmo Ue segnali un punto di convergenza importante" con M5s e Avs, ha fatto notare il coportavoce dei Verdi e deputato di Avs Angelo Bonelli. Ma sul percorso di un'alleanza fra le opposizioni c'è qualche sasso.

Per una conferenza stampa sulla "Georgia che lotta" si sono dati appuntamento alla Camera i senatori Filippo Sensi, riformista del Pd, e Ivan Scalfarotto di Iv. Si è poi aggiunto il segretario di Più Europa Magi, che se l'è presa con i "pacifismi falsi e ipocriti nelle intenzioni e disastrosi nei punti di arrivo". Facendo fischiare le orecchie a qualcuno del campo largo. 

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