"Il primo pensiero va ai nostri
tifosi. A chi, in casa e in trasferta, ha continuato a sostenere
questi colori con passione e appartenenza. Deluderli è ciò che
fa più male. A loro vanno le nostre scuse più sincere". Così la
Sampdoria in una nota pubblicata sul sito del club, commenta la
retrocessione in Serie C della squadra per la prima volta nella
sua storia. "Rialzarsi non sarà semplice. Ma è l'unica direzione
possibile. Lo dobbiamo alla nostra storia, alla nostra città e a
ogni persona che ama questa maglia", ribadisce la società.
Poche righe per riavvolgere il nastro di una stagione
iniziata, proseguita male con quattro cambi in panchina e
conclusa malissimo con la retrocessione ieri sera dopo il
pareggio 0-0 a Castellamare di Stabia. "Un epilogo amaro che
impone un'assunzione di responsabilità piena, collettiva e non
differibile", continua il club che rivendica gli investimenti
importanti che sono stati fatti ma ammette che "la stagione è
stata segnata da scelte non all'altezza, da errori e da
dinamiche che non siamo riusciti a correggere in tempo utile",
aggiunge la società rendendosi conto benissimo "che le parole
non colmano la distanza con le aspettative, ma rappresentano il
primo passo verso un impegno rinnovato". Il futuro? Adesso
bisogna trovare la strada giusta: "Ora è tempo di riflettere con
lucidità, di riorganizzarsi con rigore e di lavorare con ancora
maggiore determinazione per restituire al club la dignità che
merita".
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