C'è chi torna dopo mesi, Remco Evenepoel, e vince, e chi ci prova da tanto, Wout van Aert, e ancora non ci riesce.
Destini opposti per i due campioni belgi, protagonisti della 65/a edizione della Freccia del Brabante che si è risolta in una volata a due, vinta a sorpresa dal doppio oro olimpico di Parigi 2024, al debutto assoluto stagionale. Il 3 dicembre scorso, mentre si allenava, il corridore della Soudal-Quick Step si scontrò con la portiera aperta di un furgone, nei pressi di Anderlecht, riportando vari traumi: fratture alle costole, alla scapola e alla mano destre, contusioni ai polmoni e una lussazione della clavicola destra con rottura dei legamenti.
Dopo mesi di cure, riabilitazione e allenamenti, Evenepoel ha deciso di tornare alle gare oggi e, nonostante la pesante fasciatura alla spalla destra, è sembrato essere tornato quasi al top. "E' stata dura in questi mesi - ha ammesso il belga - ma nelle ultime due settimane mi sono sentito meglio. Tante volte il lavoro paga ma è comunque incredibile quello che è successo. Ho dovuto raschiare il barile e dare tutto fino in fondo. "Non credevo di poter battere in volata Van Aert, pensavo di essere sconfitto. Questa è una gara dura ma la mia vittoria dimostra che bisogna sempre provarci, sempre crederci".
Chi rischia di cominciare a dubitare di se stesso è il campione di ciclocross, che in questo 2025 non ha ancora ottenuto una vittoria, ben che vada solo secondi posti ancora più deludenti.
Oggi Van Aert è andato all'attacco insieme con Evenepoel a circa 15 chilometri dal traguardo e, dopo aver raggiunto un vantaggio di circa un minuto sul gruppo, gli è stato a ruota fino al rettilineo finale per impostare la volata, ma il campione del mondo 2022 ha tenuto duro e ha tagliato per primo il traguardo. Un'impresa, quella di Evenepoel, che già domenica tornerà a gareggiare nella Amstel Gold Race per poi affrontare in settimana la Freccia Vallone e domenica 27 aprile la Liegi-Bastogne-Liegi.
Nel primo e nel terzo appuntamento troverà anche Tadej Pogacar e già gli appassionati stanno pregustando lo spettacolo, memori anche di quanto si è visto domenica scorsa alla Parigi-Roubaix, col duello tra lo sloveno e Mathieu Van der Poel vinto dall'olandese.
Nessun duello c'è stato invece nella Freccia del Brabante femminile, dove si è imposta per distacco Elisa Longo Borghini (Uae Team Adq), bissando il successo dello scorso anno. L'azzurra è sempre stata tra le protagoniste, piazzando l'attacco decisivo ad una decina di chilometri dal traguardo, con le rivali incapaci di tenere il suo passo. Anche Longo Borghini era al rientro in gara dopo la caduta al Giro delle Fiandre dello scorso 6 aprile.
"E' incredibile. Non credevo di poter battere in volata van Aert, pensavo di essere sconfitto. Questa è una gara dura ma la mia vittoria dimostra che bisogna sempre provarci, sempre crederci". Così Remco Evenepoel dopo il successo alla Freccia del Brabante, ottenuta battendo allo sprint Wout van Aert ma soprattutto al suo rientro alle gare dopo cinque mesi di stop per un incidente. "E' stata dura in questi mesi - ha ammesso il belga - ma nelle ultime due settimane mi sono sentito meglio. Tante volte il lavoro paga ma è comunque incredibile quello che è successo. Ho dovuto raschiare il barile e dare tutto fino in fondo".
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