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Musetti festa in rimonta, a Montecarlo derby con Berrettini

Musetti festa in rimonta, a Montecarlo derby con Berrettini

Il toscano elimina Lehecka, Cobolli si ferma con Fils

ROMA, 09 aprile 2025, 16:18

Redazione ANSA

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Derby azzurro a Montecarlo. Lorenzo Musetti, ancora con una sontuosa rimonta, raggiunge gli ottavi nel terzo 1000 di stagione e domani affronterà il compagno di nazionale Matteo Berrettini, che si era già guadagnato il passaggio di turno battendo Zverev (garantendo così anche a Jannik Sinner di blindare la vetta della classifica mondiale).

Sulla terra rossa del Principato, il 23enne di Carrara, n.16 del ranking e 13 del torneo, che due anni fa si era spinto fino a quarti fermato poi da Sinner, dopo il successo in rimonta all'esordio sul qualificato cinese Bu, si è ripetuto superando per 1-6 7-5 6-2, in due ore e 19 minuti di gioco, il ceco Jiri Lehecka, n.28 ATP, battuto per la prima volta in tre confronti.

Dopo un inizio complicato e la giornata non particolarmente favorevole anche sul piano climatico (freddo e umido), Musetti non sa come arginare l'avversario e lo dimostra il 6-1 con cui il ceco si porta avanti. Ma la rimonta è nel suo sangue e alla fine è Lehecka a salutare Montecarlo, non prima di aver rotto la racchetta in un gesto di stizza.

"Sono bravo a vincere sporcandomi le mani - sorride Musetti, che ora deve affrontare l'altro azzurro -. È un derby, ma è bello avere la possibilità di affrontare un amico, un giocatore che rispetto veramente tanto e che come me è uscito da un periodo difficile. Sta rientrando alla grande e penso sia una bella vetrina, non solo per noi, ma anche per il tennis e per il nostro movimento". Quanto al match vinto, "per fortuna sugli spalti c'era mio zio che è cardiologo - ha scherzato il tennista toscano - perché se da un lato è ancora più soddisfacente ed emozionante vincere così, dall'altro è chiaro che anche questa è stata un'altra vittoria sofferta. La cosa più evidente è che inizio in un modo e finisco in un altro, che è forse un mio difetto. Il cambiamento di questi giorni è dovuto al fatto che ci credo di più e probabilmente ho anche più esperienza. Indubbiamente anche la partita di primo turno mi ha insegnato qualcosa e sono veramente contento perché oggi si era messa davvero male".

La partenza da incubo però è elemento su cui lavorare: "Credo dipenda da un mix di cose, la voglia di dimostrare tanto, che in un certo senso mi blocca. Queste cose, sicuramente, non me le posso più permettere. Però se vogliamo guardare al bicchiere mezzo pieno, il fatto di saper reagire, lottare e soffrire è una cosa di cui devo andar fiero perché sono sempre stato il 'bello talentuoso', che gioca un tennis-champagne, ma che può dare l'impressione di non sporcarsi le mani. Ecco, oggi mi sono sporcato le mani e anche i piedi".

Sulla terra rossa con Berrettini sarà un inedito: "E' una superficie dove tutti e due siamo abbastanza a nostro agio. La grande differenza è che non avremo più il tifo a nostro favore a cui ci ha abituati questo torneo".. Niente da fare invece per Flavio Cobolli che vede concludere al secondo turno l'avventura al Masters di Montecarlo: il tennista romano, reduce dal successo all'Atp di Bucarest e dopo aver lasciato all'esordio appena sei giochi al qualificato serbo Lajovic, ha ceduto per 6-2 6-4, in un'ora e dieci minuti di gioco, al francese Arthur Fils, n.15 del ranking e 12 del seeding. 

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