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Protesta all'aeroporto contro le esternalizzazioni

Protesta all'aeroporto contro le esternalizzazioni

Per i sindacati la decisione è legata al buco di bilancio

PERUGIA, 17 aprile 2025, 15:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nella mattinata di giovedì 17 aprile, le organizzazioni sindacali Filt Cgil e Uiltrasporti Umbria hanno organizzato un nuovo presidio all'ingresso dell'Aeroporto internazionale dell'Umbria per protestare "contro l'esternalizzazione di una parte consistente del servizio di sicurezza della struttura, con relativo grave dumping salariale - sottolineano io sindacati in una nota - per i lavoratori coinvolti da tale misura".
    La protesta - prosegue la nota - si lega anche alla denuncia dei conti in rosso della Sase, la società che gestisce la struttura aeroportuale, annunciati in un recente incontro avuto in prefettura a Perugia con gli stessi sindacati.
    Secondo le organizzazioni sindacali, rappresentate dai segretari generali Ciro Zeno (Filt Cgil Umbria) e Stefano Cecchetti (Uiltrasporti), infatti, la decisione di esternalizzare parte del servizio di sicurezza si legherebbe unicamente alla necessità di risanare il bilancio negativo della società. Da qui lo slogan "I conti in rosso non li paghino i lavoratori".
    A seguito di tale misura di esternalizzazione, soltanto 15 lavoratori della sicurezza rimarrebbero alle dirette dipendenze di Sase. Altri 25, invece, dovranno essere assunti da altre aziende esterne, con conseguente forte riduzione degli stipendi - "addirittura un terzo in meno" sottolineano i sindacati - e con contratti a tempo determinato.
    "Inoltre - spiegano Filt Cgil e Uiltrasporti - questi lavoratori qualificati non saranno assegnati alla sola sicurezza dell'aeroporto, ma potranno essere gestiti dalla nuova azienda anche per svolgere attività diverse. Addirittura dovranno acquistare a proprie spese anche la pistola con relativo porto d'armi. Pistola che, tra l'altro, non è neanche necessaria nel servizio di sicurezza aeroportuale. Visti gli stipendi bassi e le condizioni di lavoro a cui sarebbero sottoposti a seguito dell'esternalizzazione, altro problema riguarda il fatto che non tutti i venticinque lavoratori coinvolti hanno ancora deciso se proseguire in questo percorso: conseguentemente, a oggi, il servizio di sicurezza è garantito solo da una parte del personale necessario e soltanto a fronte di grandi sacrifici".
    Questa la situazione dei lavoratori secondo quanto spiegano i sindacati. Ma a monte vi sarebbe "la grande criticità dei bilanci in rosso di Sase".
    Quindi l'appello di Filt Cgil e Uiltrasporti alla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti: "Chiediamo a lei come la politica vuole rispondere a questa situazione di enorme gravità".
   

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