Una prova addestrativa di
schedatura, recupero, imballaggio e trasporto di beni culturali
mobili presso due chiese della Diocesi di Spoleto ha concluso
l'esercitazione del corso "Salvaguardia beni culturali mobili in
emergenza" che ha visto la partecipazione di tecnici,
rappresentanti di vari enti pubblici e volontari della
Protezione civile e di organizzazioni di volontariato iscritte
all'elenco regionale. Iniziativa che "si è svolta con successo"
sottolinea la Regione.
Il percorso formativo fa seguito a un accordo tra il
ministero della Cultura e il Dipartimento nazionale della
Protezione civile ed è nato dall'esigenza di informare gli
operatori delle pubbliche amministrazioni coinvolte nella
gestione delle emergenze dei beni culturali in merito
all'attivazione e al funzionamento delle strutture del sistema
Protezione civile e del MiC e di accrescere la capacità
operativa del volontariato specializzato nelle attività di
salvaguardia dei beni culturali durante le emergenze. È stato
promosso e organizzato dal servizio Protezione civile ed
emergenze della Regione Umbria con il supporto del Dipartimento
nazionale e della Soprintendenza Archeologia, belle arti e
paesaggio dell'Umbria.
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