Dal 2023 a oggi nei Campi Flegrei sono avvenuti i 7 terremoti più forti degli ultimi quattro decenni ed è dal 1950 che si registra una graduale accelerazione del bradisismo: da allora il suolo si è sollevato di oltre 4 metri, accompagnato da oltre 20mila terremoti, per la maggior parte di lieve intensità, registrati dalla rete sismica dell'Istituo Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Quella relativa calma si è interrotta il 27 settembre 2023 con una scossa di magnitudo 4,2, subito classificata come il terrmoto maggiore degli ultimi 40 anni. Il 27 aprile 2024 è stata la volta del terremoto di magnitudo 3,9, uno dei rari avvenuti nel Golfo di Napoli.
A strappare il record del terremoto più forte degli ultimi 40 anni è stato il sisma del 20 maggio 2024, di magnitudo 4,4, seguito il 26 luglio dello stesso anno da un terremoto di magnitudo 4,0.
Ancora qualche mese di relativo silenzio, e nel febbraio 2025 è arrivato uno sciame sismico con centinaia di scosse, le più intense delle quali sono avvenute il 16 e il 17 febbraio, entrambe di magnitudo 3,9.
Il terremoto di magnitudo 4,4 del 13 marzo 2025 è il più recente di una serie che, secondo sismologi e vulcanologi, è destinata di proseguire di pari passo con l'intensificarsi del bradisismo.
Il graduale sollevamento del suolo, infatti, fa sì che la zona al di sopra della caldera venga inarcata, generando una calotta: è questo movimento a produrre la sismicità.
La zona dei Campi Flegrei ha visto sollevarsi il suolo di oltre 4 metri nell'area di Pozzuoli a partire dal 1950, come indica la ricerca pubblicata nel 2017 sulla rivista Nature Communications dall'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv in collaborazione con l' University College London. Da allora le più importanti crisi di bradsismo sono avvenute dal 1970 e al 1972, con un sollevamento massimo del suolo di 175 centimetri, e dal 1982 al 1984, quando gli strumenti disponibili allora registrarono fino a 600 terremoti al giorno con un sollevamento complessivo del suolo di 179 centimetri, al ritmo di dieci centimetri al mese.
Gli strumenti attuali, molto più precisi, permettono di rilevare un numero decisamente maggiore di terremoti di lieve intensità: basti pensare che quelli registrati dall'inizio del 2025 sono già più di 2.700. Sono eventi organizzati in sciami della durata media di un giorno e dal 2010 sono diventati più intensi.
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